«Io non ho affatto parlato di Cofferati, in questa situazione ce ne sono sette o otto». Pierluigi Bersani candidato alla segreteria del Pd puntualizza il suoi riferimenti durante lintervista pubblica alla festa democratica di Genova e il presunto attacco allex sindaco di Bologna candidato per la mozione Franceschini alla segreteria regionale ligure del partito: «Rispetto tutte le scelte - prosegue lesponente democratico - ma non mi piace che ci sia questa aggressività. Credo di avere il diritto di dire la scelta che ho fatto, loro motivino le loro, ma non cè ragione di litigare e io non ne ho nessuna voglia».
Ieri, sono state diverse le reazioni dopo lo scontro dialettico che si era creato tra il comitato Franceschini che sostiene Sergio Cofferati alla guida del partito in Liguria e la mozione Bersani. Ad intervenire in difesa del parlamentare europeo del Pd, dalla festa democratica di Bologna è Piero Fassino: «É un argomento assolutamente inconsistente. Non cè nessuna incompatibilità - dice Fassino - perché se vogliamo vere un partito federale questo lo si costruisce se ad ogni regione diamo dei dirigenti forti, autorevoli, che non devono aspettare la telefonata da Roma per sapere cosa fare».
Ma ad intervenire ancora più direttamente sulla polemica che coinvolge i candidati alla segreteria del partito nella nostra regione è il principale rivale del cinese: «Ho troppa stima per lintelligenza dellonorevole Cofferati per pensare che non comprenda la differenze tra un europarlamentare presente cinque giorni alla settimana a Bruxelles o Starsburgo, e un consigliere, comunale o regionale, che affronta nelle istituzioni locali i problemi del territorio su cui verte anche limpegno del partito». Basso, che da tempo auspicava un confronto diretto tra i due candidati annuncia che il 4 settembre a Savona si terrà una conferenza che vedrà misurarsi i due candidati.
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