Costa, ex in Regione, fa testo in Provincia

L’Istituto tecnico commerciale Rosselli avrebbe voluto ottenere dalla Provincia del presidente Repetto l’indirizzo turistico, l’ammissione delle classi del settore tecnico economico dell’istituto Abba (classi prime dal 2012-2013) e la trasformazione in un «IIS» con l’istituzione di un corso di istituto professionale di servizi commerciali.
Invece, il «giustizialista» dell’Idv, l’assessore alla Pubblica Istruzione De Simone, ha detto «niet».
Tra i docenti del Consiglio dell’Istituto, che mesi fa aveva fatto tali richieste nell’ambito della delibera presentata ieri a Palazzo Spinola: «adeguamento parziale del vigente piano di dimensionamento scolastico», guarda caso c’è pure l’ex vicepresidente regionale Massimiliano Costa. Il referente dell’Area popolare democratica (il movimento politico culturale fondato da padre Sorge e che fa capo a Fioroni) forse si aspettava qualcosa di più.
E in Provincia è successo il patatrac. Il Pd si è messo a litigare con il Pd. Il presidente del Consiglio Alfonso Gioia, appena prima di dare la parola a De Simone, è stato fermato a pugno chiuso e braccio teso dal capogruppo Pd Gabriele Gronda, per una mozione d’ordine. La delibera, sulla quale il povero De Simone aveva lavorato per mesi, cercando di trovare un punto d’incontro fra le varie richieste degli istituti, improvvisamente non andava più bene.
I compagni della Federazione della Sinistra sono rimasti di stucco. I catto-comunisti dell’Udc hanno drizzato le orecchie. I conservatori del centrodestra hanno cominciato a fregarsi le mani. Dopo mesi di tran-tran, una delibera di giunta da votare in consiglio, era stata bloccata dal capogruppo del partito di maggioranza che sostiene la giunta «per motivi imprecisati».
Roba da comiche.
I compagni e la giunta Repetto, si sono riuniti dietro le quinte dell’assemblea. Se ne sarebbero dette di tutti i colori, ma alla fine il braccio di ferro lo ha vinto il presidente Repetto.
Facce scure e bocche cucite, i compagni sono rientrati nei banchi della maggioranza. Dall’altra parte, invece, qualcuno ridacchiava e poi ha preso la parola.
«Al di là del balletto del Pd in aula - ha detto il consigliere Pdl Mario Maggi - il metodo seguito per presentare la delibera non ha rispettato il ruolo dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. Ci troviamo di fronte a uno svilimento della politica e ai soliti giochi».
«Niente di tutto ciò - ha replicato Repetto - ci sono stati differenti punti di vista nella maggioranza, ma alla fine abbiamo trovato un accordo, ci siamo chiariti e la delibera è passata con il voto di tutti e 20 i consiglieri che ci sostengono. Si tratta di normali dialettiche, che accadono anche nel centrodestra».
Ieri sono stati ricevuti dal presidente Repetto e dai capigruppo anche i lavoratori della Tirrenia e la provincia si è impegnata per garantire i loro diritti e l’occupazione.


Inoltre, è stata votato il nuovo regolamento provinciale per la caccia al cinghiale, presentato dall’assessore Fossati. Il capogruppo verde Spanò ha presentato due emendamenti in tal senso: il primo è stato accolto, il secondo è stato respinto.

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