Non è ancora primavera piena, ma il grande freddo è alle spalle». Con questa metafora di stagione, l’amministratore delegato Maurizio Costa apre la presentazione dei risultati 2009 di Mondadori - un anno difficile, chiuso con l’utile netto in calo del 64,7%, a quota 34,3 milioni - e prospetta un 2010 caratterizzato soprattutto dall’importante sfida del digitale: in autunno, infatti, sarà lanciato l’e-book, con mille titoli disponibili intorno a Natale, ma entro l’anno potrebbe vedere la luce anche un canale dedicato alla moda e al lifestyle sul digitale terrestre. Che il «libro digitale» stia a cuore al gruppo, è evidente dall’entusiasmo con cui Costa ne parla, sottolineando come la riforma Gelmini apra nuovi orizzonti all’e-book per quanto riguarda l’editoria scolastica, dove Mondadori ha già una posizione di rilievo.
Ma non perde certo d’importanza, anzi, il business della carta stampata: libri - dove il gruppo ha confermato nel 2009 la sua leadership - e periodici, settimanali in particolare, tra i quali Costa sottolinea gli ottimi risultati del lancio, alla fine di agosto, di Grazia France, che ha superato gli obiettivi iniziali di diffusione e di raccolta pubblicitaria. In generale, comunque, la pubblicità resta un elemento critico: nel 2009 gli investimenti sono stati fortemente ridimensionati praticamente su tutti i media e, anche se le testate Mondadori hanno fatto meglio del mercato, il calo dei fatturati è stato una conseguenza inevitabile: -14,1% per la divisione periodici e -24,4% per Mondadori Pubblicità. Segnali positivi, invece, dalla radio, prima a dare segni di ripresa del mercato pubblicitario, a conferma dell’importanza del mezzo radiofonico nel settore della comunicazione: non a caso Costa ha confermato l’interesse per eventuali acquisizioni da affiancare a R101, anche se «non dipende solo dai compratori, devono esserci anche dei venditori». È presto per parlare di fine della crisi, certo, ma i segnali di fiducia ci sono: «Ci presenteremo a fine trimestre ancora negativi, ma sostanzialmente in linea con l’anno scorso: marzo è già più sereno e aprile non dovrebbe essere negativo», ha detto il direttore finanziario Carlo Maria Vismara.
Nel 2009 è migliorata inoltre di 117,4 milioni la posizione finanziaria (-372,9 milioni): il fatturato consolidato del gruppo si è attestato a 1,540 miliardi(-9,2% a perimetro omogeneo). Il cda proporrà all’assemblea, anche quest’anno, di non distribuire alcun dividendo. A Piazza Affari il titolo Mondadori ha perso lo 0,35%.
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