Cronache

Costa, oggetti di Domnica nella cabina di Schettino Per lei è "uomo affascinante"

Nei giorni scorsi le polemiche e il sospetto di una realazione d'amore con la moldava. E nelle cabina del comandante c'erano oggetti personali della ragazza

Costa, oggetti di Domnica nella cabina di Schettino Per lei è "uomo affascinante"

A bordo della Costa Concordia i sub continuano le ricerche e all'interno della cabina del comandante Francesco Schettino hanno ritrovato alcuni oggetti personali della giovane moldava, Domnica Cemortan.

Ieri la ragazza, durante l'interrogatorio con gli inquirenti di Grosseto, ha ammesso di essere presente in plancia, insieme al comandante Schettino, la sera del naufragio della Costa Concordia al largo dell'Isola del Giglio. Durante l'interrogatorio, durato quasi sette ore, gli inquirenti hanno chiesto alla ragazza di spiegare il motivo del ritrovamento dei suoi effetti personali nella cabina del comandante. Domnica, con l'aiuto di un'interprete, ha risposto di essere a bordo in modo regolare, con biglietto e quant'altro.

La moldava 24enne è stata interrogata come persona informata sui fatti della tragica notte del 13 gennaio. Tra gli argomenti trattati durante l'interrogatorio gli inquirenti hanno anche chiesto alla ragzza di parlare del fascino che esercitava su di lei il comandante Schettino. La ragazza infatti aveva manifestato la sua ammirazione nei confronti del capitano, per cui aveva un vero e proprio debole, sottolineando che per lei Schettino, da vero eroe, avrebbe salvato centinaia, se non migliaia di passeggeri della nave, dichiarazione che Domnica aveva già rilasciato in un'intervista ad una tv moldava.

Dunque Domnica era con il comandante quando la Concordia ha urtato lo scoglio. Eppure Schettino sottolineò al gip che lui non permetteva a nessun estraneo di stare in plancia di comando. La giovane moldava ha anche confermato di aver assistito ai drammatici momenti delle manovre per far allontanare la Concoridia dagli scogli. Ha raccontato di come abbia visto agire Schettino e gli altri ufficiali, riferendo le loro frasi.

Gli inquirenti hanno giudicato interessanti le affermazioni della ragazza, anche se non è riuscita ad essere precisa sugli orari degli accadimenti, dall’allarme, all’evacuazione, ai soccorsi, alla corsa alle scialuppe di salvataggio. Adesso gli inquirenti dovranno confrontare le risposte di Domnica con quelle degli altri membri dell’equipaggio sentiti negli ultimi giorni dai pm di Grosseto. Da qui poi gli inquirenti dovranno ricostruire quanto accaduto quella sera, per arrivare a un quadro indiziario entro il 3 marzo, giorno in cui si svolgerà la prima udienza dell’incidente probatorio sulla scatola nera.

Il racconto della ragazza è unico, in quanto era la sola ad essere ammessa in plancia nonostante non appartenesse all'equipaggio.

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