Cous cous e panettone Veglione degli ultimi alla stazione Centrale

Anche i poveri avranno la loro festa. È la promessa lanciata dal presidente del Dopolavoro ferroviario Pino Tuscano, con l'iniziativa Cena degli ultimi, realizzata anche quest’anno in collaborazione con le Ferrovie dello Stato e alcune importanti associazioni di volontariato della città.
Un Veglione in grande stile per i senza tetto, preparato alla mensa della Stazione Centrale, con l’aiuto di trecento volontari. «Accoglieremo oltre mille ospiti - (i biglietti d’invito saranno distribuiti dagli enti che si occupano di disagio) - con cena multietnica, musica dal vivo e animazione».
«In passato la povertà si sovrapponeva al mondo dell’immigrazione - ha spiegato don Roberto Davanzo, direttore di Caritas ambrosiana -. Oggi, invece, in questa fascia rientrano anche gli italiani, gli anziani e soprattutto i soli, che non riescono ad arrivare a fine mese, nonostante abbiano lavorato per tutta la vita».
Un Capodanno all’insegna della solidarietà e dell’integrazione. A partire dall’originale menu: polenta, cous cous, lenticche e cotechino e, per dessert, il classico panettone. Un mix di culture e tradizioni, per far sentire a casa propria anche chi la casa non ce l’ha, o è troppo lontana per raggiungerla.
E a mezzanotte, tutti pronti per il brindisi di fine anno («ma solo un dito di spumante, poi niente più alcool»).

E quindi via alle danze, fra i ritmi afro degli artisti di strada e le frizzanti note della Barboon Band, diretta da Maurizio Rotari.
Chi non potrà partecipare potrà comunque contribuire «nel suo piccolo», inviando indumenti o derrate alimentari non deperibili, telefonando al 347/2805488.

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