Le piscine comunali milanesi chiudono i battenti per il periodo estivo. Questanno non si tratterà però della consueta serrata per gli ordinari lavori di manutenzione. «Allo stato attuale delle cose - ha dichiarato lassessore allo Sport Giovanni Terzi - non sarebbero più sufficienti ad assicurare quel livello minimo di servizio cui i milanesi hanno diritto»; da qui, in linea con la «dignità e decoro» che lassessore ha detto di pretendere per gli impianti natatori meneghini, un massiccio piano di «ristrutturazione radicale delle piscine».
Il piano dei lavori è stato presentato ieri da Terzi e da Cesare Cadeo, presidente di Milanosport (la società per azioni che il Comune ha creato per gestire gran parte delle strutture sportive pubbliche): un progetto di rinnovamento degli impianti tale che «al termine dei lavori - ha spiegato lassessore - lapproccio al nuoto nella città di Milano sarà completamente nuovo. Ovviamente per questo mese - ha sottolineato - e anche per le prossime vacanze invernali, i cittadini dovranno sopportare il disservizio delle piscine chiuse. Ma sono sicuro che sapranno apprezzare il risultato di quanto abbiamo messo in cantiere».
Le sette piscine chiuse e interessate dai lavori sono la Cantù di via Graf (dal 26 luglio), la De Marchi (6 luglio), la Iseo (16 luglio), la Procida (30 luglio), la Quarto Cagnino di via Lamennais (1 luglio), la Solari di via Montevideo (23 luglio) e la Murat di via Villani (9 luglio). Tutte riapriranno tra fine settembre e la prima metà di ottobre. Gli impianti che chiuderanno, invece, nel periodo natalizio sono la piscina Cardellino, la S. Abbondio, la Arioli Venegoni e la Mincio. Un piano di interventi da un milione e duecentomila euro, suddivisi quasi a metà fra lavori alle strutture portanti e interventi di rinnovo esterno, come servizi igienici e accessi per disabili.
Milano si rifà il trucco, dunque, inseguendo lobiettivo di diventare la «capitale dello sport europea», così come il sindaco Moratti aveva auspicato allinizio del suo mandato e ha ribadito nellaffidare a Cesare Cadeo la presidenza di Milanosport.
Discorso a parte per la storica piscina Cozzi di viale Tunisia, che subirà interventi di ricostruzione ad hoc, che richiederanno molto più tempo e investimenti specifici: si è verificato infatti un crollo dellimpianto di canalizzazione dellaria nel sottovasca, che si aggiunge ai cronici problemi nella copertura e nelle vasche. «Cè stato, infatti, qualche danno - ha spiegato Cadeo - dovuto ai lavori al cantiere adiacente per la costruzione del parcheggio sotterraneo». Ma non si fermano agli aspetti strutturali i problemi delle piscine milanesi.
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