Crac-Islanda, Isvap in pressing per i rimborsi delle compagnie

Reale Mutua lo aveva già fatto nel novembre di un anno fa quando, all'assemblea dei delegati, aveva confermato il proprio impegno per risolvere i problemi dei clienti che avevano sottoscritto polizze index linked con sottostante Glitnir Banki (una delle banche islandesi fallite). Agli assicurati è stata offerta la ristrutturazione dei contratti consentendo non solo la restituzione dell'intero capitale investito, ma anche, compatibilmente alla volatilità dei mercati, di ottenere interessi nel periodo rimanente alla scadenza delle polizze. Il 12 ottobre è stata la volta del gruppo Agricole che ha promosso un'offerta pubblica di scambio volontaria tramite Cariparma, sulle polizze di CA Vita, collocate dalla stessa Cariparma alla propria clientela, con sottostante Glitnir Banki HF, già Islandsbanki HF.
Cariparma ha proposto ai titolari delle Polizze AzionePiù (7/12/09, 15/07/10, 30/12/11, 31/03/12, 31/12/13) di Crédit Agricole Vita di scambiare ciascuna serie di polizze con una serie di bond senior zero coupon, emessi da Cariparma, con eventuale conguaglio in denaro. Giova ricordare che le banche islandesi Glitnir, Kaupthing e Landsbanki erano state assoggettate dalla Corte Distrettuale di Reykjavik, su richiesta della Fme (la Consob dell’isola), a una procedura denominata «moratoria» che non costituisce una procedura fallimentare; per effetto della moratoria è vietato a terzi (quindi anche alle compagnie che hanno emesso polizze con sottostanti garanzie di queste tre banche) di intraprendere o proseguire azioni di qualunque genere volte a far valere le proprie ragioni creditorie nei confronti delle predette banche ed è altresì preclusa l'apertura della procedura di fallimento a carico delle stesse.
La durata della moratoria, fissata inizialmente fino al febbraio 2009, su richiesta delle 3 banche è stata estesa, con decisione della Corte distrettuale di Reykjavik, fino al 13 novembre per Glitnir e Kaupthing, e fino a oggi per Landsbanki. Motivazione: la tutela degli interessi dei creditori che potrebbe subire un pregiudizio economico qualora le attività delle tre banche venissero liquidate a un valore di mercato significativamente ridotto in ragione della crisi che sta investendo i mercati finanziari. L'estensione della moratoria dovrebbe consentire di liquidare gli attivi delle banche in un momento in cui le condizioni dei mercati si prevedono più favorevoli. Detto questo, cosa stanno facendo le altre compagnie che hanno emesso polizze index linked con sottostanti garantiti da istituti di credito dell'Islanda?
Banca Carige, per esempio, non ha provveduto a liquidare i clienti coinvolti della controllata Carige Vita Nuova con garanzie di banche islandesi, in quanto i contratti scadranno ad aprile 2012. Nel frattempo sono già stati avviati approfondimenti sulle opzioni praticabili per adottare le iniziative più funzionali alla miglior tutela della clientela. Stesso discorso per Ergo Previdenza, che preferisce attendere di conoscere (da oggi) l'evolversi della procedura di moratoria in attesa di chiarimenti in merito alla situazione giuridica e patrimoniale delle banche islandesi emittenti. Ugf Assicurazioni (gruppo Unipol, a cui fa capo Aurora assicurazioni e Unipol assicurazioni) ritiene, dal canto suo, di trovarsi nell'impossibilità di determinare il valore di riferimento dei relativi titoli sottostanti e di attendere gli sviluppi della vicenda attesi per il prossimo mese. Infine, il gruppo FonSai (che comprende la Milano assicurazioni e la Bipiemme Vita, che hanno emesso polizze index linked collegate a banche islandesi) non si è ancora espresso al riguardo.
Dunque, mentre alcuni sono già andati incontro ai propri clienti, altri non hanno ancora fatto nulla.

Ma la pressione, su questi, sta crescendo. Sia in termini di «moral suasion» dell’Isvap (l’Authority delle assicurazioni), sia in termini di mercato. Perché passare per quelli che non hanno fatto nulla, rischia di diventare un boomerang per il futuro.

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