Crac Zincar Difesa di Albertini: «Il giallo nasce in giunta Moratti»

«Chi ha sbagliato pagherà». L’assessore al Bilancio Giacomo Beretta assicura, nel consiglio straordinario convocato ieri sul crac della Zincar, che sul caso che vede già indagini aperte dalla Procura e dalla Corte dei Conti, anche il Comune andrà a fondo. Ha già avviato un audit interno e nei giorni scorsi ha presentato un esposto alla Corte dei conti. Sotto la lente, l’acquisto della società - partecipata al 51% dal Comune e per cui la giunta Moratti ha dichiarato il fallimento lo scorso dicembre - avvenuto nel 2005 da Aem quando era sindaco Gabriele Albertini. Precisa Beretta che «in qualità di commissario straordinario per il Traffico, quindi non di sindaco né con delibera di giunta, decise l’acquisizione delle quote da Aem per 130.401 euro». I revisori dei conti incaricati di ricostruire la cronistoria della Zincar dal 2001 al 2008 hanno ipotizzato che già al momento dell’acquisto il buco ammontasse a 7 milioni. Replica Albertini: «Nessun giallo, nel 2005 la società occupava una posizione di rilievo nel settore della mobilità sostenibile. I dubbi nascono invece su ciò che è successo dopo».

Il consigliere del Pd Davide Corritore critica la Moratti, che «aveva le deleghe al bilancio ma per due anni non è intervenuta». Il capogruppo del Pdl Giulio Gallera si astiene dal dibattito: «I processi politici con le mezze verità li faccia l’opposizione. Piena fiducia nella magistratura».

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