Dal Cremlino toni distesi: «Il dialogo è possibile»

Toni distensivi ieri da Mosca sui rapporti Usa-Russia. Poche ore prima del duro discorso di Condoleezza Rice il presidente Dimitri Medvedev, durante un incontro con gli ambasciatori al Cremlino, ha ricordato l’importanza del rinnovato rapporto tra Mosca e Washington, dopo i tempi della Guerra fredda. «Barattare gli obiettivi raggiunti con cose di poco conto, rinnovando gli stereotipi degli anni passati, rappresenterebbe solo una miopia politica - ha detto Medvedev - nonostante un approccio totalmente differente su alcuni problemi internazionali, siamo convinti di avere tutto l’interesse per stabilire una cooperazione costruttiva a lungo termine».

Altrettanto distensive in mattinata le parole del ministro degli esteri Serghei Lavrov: il riconoscimento da parte russa dell’indipendenza dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud «non costituiscono alcun precedente» per altre zone di potenziale crisi nello spazio ex sovietico, in particolare per la Transdnistria e il Nagorno Karabakh.La Russia ha peraltro effettuato ieri con successo il lancio di un altro missile intercontinentale multipla, capace di perforare secondo Mosca lo scudo antimissile americano.

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