Cremona boccia un luogo da dedicare a Sergio Ramelli

Per la maggioranza di centrosinistra, Ramelli è incredibilmente ancora un personaggio "divisivo" e dedicandogli una via, una piazza o un giardino si sarebbe corso il rischio di "riaprire delle ferite"

Cremona boccia un luogo da dedicare a Sergio Ramelli
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Il consiglio comunale di Cremona a guida Partito democratico ha detto "no" all'intitolazione di un'area pubblica a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù aggredito e ucciso nel 1975 sotto casa da un commando comunista di Avanguardia operaia.

Per la maggioranza di centrosinistra, Ramelli è incredibilmente ancora un personaggio "divisivo" e dedicandogli una via, una piazza o un giardino si sarebbe corso il rischio di "riaprire delle ferite". Una decisione "grave, incomprensibile e profondamente ingiusta" per il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Marcello Ventura. "Sergio Ramelli non è e non può essere un simbolo di parte, ma una ferita ancora aperta della storia italiana - aggiunge - Rifiutare di dedicargli uno spazio cittadino significa non voler riconoscere una tragedia che dovrebbe unire, non dividere. È una scelta che offende la memoria di un ragazzo innocente e che consegna alla città un messaggio sbagliato: chi fu assassinato per le proprie idee, non merita nemmeno un gesto di pietà istituzionale".

Il capogruppo di Fratelli d'Italia Marco Olzi che ringrazia il collega Matteo Carotti per aver presentato la mozione i consiglio comuanle, esprime rammarico soprattutto "per il pregiudizio con cui è stata affrontata la questione e più in generale per la mancata intitolazione di

un'area pubblica a Cremona a un giovane morto da innocente per i suoi ideali legittimi". E anche la ministra di FdI Daniela Santanchè, sottolinea che il Comune di Cremona "ha perso un'opportunità che gli avrebbe fatto onore".

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