Prima nella classifica delle regioni italiane per prodotto interno lordo, nel 2006 la Lombardia scivolerà, invece, al sedicesimo posto nella classifica nazionale dei consumi. Se infatti le stime parlano di una crescita dell'1,8% del Pil, i consumi cresceranno ad un ritmo dello +0,9%, al di sotto della media nazionale (+1,1%). È quanto emerge da una elaborazione della Camera di Commercio su dati Unioncamere e Università Cattolica.
Segnali positivi, tuttavia, vengono dall'export lombardo, che registrerà un incremento del 3,4%, al di sopra della media nazionale del 3%, e dalla occupazione. Le stime parlano di una riduzione della disoccupazione dello 0,2%, dal 3,7% al 3,5%.
Stabili, invece, gli investimenti per costruzioni (+2%) e per macchinari (variazione prevista nel 2006: 0%, in controtendenza rispetto al -3,7% del 2005). Sulla base dell'indice di crescita, costituito dalla variazione del Pil, esportazioni, consumi delle famiglie, investimenti in costruzioni e in macchinari/impianti, tasso di disoccupazione e di attività, la Lombardia nel 2006 balzerà al terzo posto dal quarto del 2005, dopo Toscana ed Emilia Romagna.
«Le previsioni per il 2006 in Lombardia - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio - mostrano un trend positivo, a conferma dei segnali incoraggianti fatti registrare dall'economia lombarda in questi ultimi mesi.
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