da Milano
«La crisi dei mercati è più lunga di quanto previsto ed è tuttora irrisolta». Tommaso Padoa-Schioppa si fa portavoce delle preoccupazioni condivise dai ministri finanziari europei, proprio nel giorno in cui le Borse sembrano accantonare le paure recessive, con gli ordini dacquisto tornati a gonfiare gli indici, protagonisti nel Vecchio continente di rialzi anche superiori al 3%. Una vena euforica in stridente contrasto con le parole del ministro dellEconomia, costretto - come peraltro i colleghi dellEcofin - a mantenere un grosso punto interrogativo su quale sarà limpatto sulleuro zona della brusca frenata della locomotiva Usa.
Il vaso di Pandora dei mutui subprime non pare del resto aver sprigionato ancora tutti i suoi veleni. LAmerica sta facendo quadrato per evitare il peggio, usando larma del livellamento dei tassi, la mano pubblica (oltre 150 miliardi di dollari di sgravi fiscali) e il cordone sanitario messo in piedi dalle banche con il supporto di Washington. Si chiama infatti Project Lifeline il piano, di cui è artefice il segretario al Tesoro Usa Hank Paulson, varato ieri da Bank of America, Citigroup e altri quattro istituti con la finalità di concedere una moratoria di un mese sui pignoramenti in attesa della rinegoziazione del mutuo. Unaltra boccata dossigeno per i consumatori americani. E anche per le Borse, rinfrancate inoltre da Warren Buffett, disposto a salvare le società specializzate nellassicurazione delle emissioni obbligazionarie di enti locali Usa.
La posizione dellEcofin è comunque più che legittima. Anche se per la verità la Germania, rinfrancata ieri dal calo inferiore alle attese in febbraio dellindice sulla fiducia Zew, continua a parlare - come ha fatto il ministro delle Finanze Peer Steinbrueck - di «crescita robusta», tale da «non rendere necessario un taglio dei tassi». I timori legati al surriscaldamento dellinflazione, più volte sottolineati dal numero uno della Bce, Jean-Claude Trichet, sono del resto condivisi dallEcofin. «Il problema» derivante dal rischio di un marcato aumento dei prezzi - ha detto ieri il presidente di turno, il ministro delle Finanze sloveno Andrej Bajuk - è molto serio. La Bce sta facendo un ottimo lavoro». Un rallentamento economico oltre le attese (lo stesso Trichet, la scorsa settimana, ha ammesso che la crescita 2008 potrebbe essere inferiore al potenziale) rischierebbe di impattare sui mercati finanziari. Soprattutto se dallEurotower non dovessero giungere segnali favorevoli sui tassi. Anche i forti rialzi di ieri, rappresentano in fondo lennesima conferma delleccesso di volatilità che sta caratterizzando da mesi le Borse.
Non tutti i giorni cè un Buffett capace di far passare in secondo piano le cattive notizie. Come quella delle perdite oltre le stime di Crédit Suisse, o il rischio svalutazioni per Ing.
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