Crollo degli stipendi degli italiani. In sette anni persi mille euro di potere di acquisto in busta paga

Secondo i dati della Fondazione Di Vittorio i salari italiani sono crollati, tra il 2011 e il 2018, rispetto a quelli francesi e tedeschi

Crollo degli stipendi degli italiani. In sette anni persi mille euro di potere di acquisto in busta paga

In sette anni persi oltre 1.000 euro di potere di acquisto in busta paga.

Secondo il rapporto “Retribuzioni e mercato del lavoro: l’Italia a confronto” della Fondazione Di Vittorio, a partire dal 2010 gli stipendi degli italiani sono passati da poco più di 30mila euro lordi l'anno a poco più di 29mila con una perdita di 1.059 euro, circa il 3,5 percento.

L’analisi si basa su un confronto tra “salari reali” “prezzi costanti”. Secondo i dati, che fanno riferimento anche agli ultimi rilevamenti Ocse, diametralmente opposto è stato l’andamento dei salari in altri Paesi dell’Eurozona, tra cui Francia e Germania.

Il lavoratore tedesco già nel 2010 aveva, in media, una retribuzione lorda più alta di quella italiana e che è continuata a salire nel periodo analizzato dal Report, passando da 35.621 a 39.446 euro, con un aumento di 3.825 euro.

Crescita salariale simile si è registrata in Francia, dove lo stipendio è passato da 35.724 euro a 37.622 euro, con un aumento del 5,3percento.

Ad incidere così tanto sull’aumento medio salariare è la bassa retribuzione, nel nostro Paese, dei lavoratori a tempo che si stabilizza al 70,1 perccento dello stipendio full time mentre in Europa vale circa 83,6 percento.

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