Campobasso - Nel processo di appello per il crollo della
scuola di San Giuliano, sono stati condannati cinque imputati, per il
sesto, il costruttore dell’edificio, Giuseppe Uliano, è stata
confermata l’assoluzione di primo grado.
Queste le condanne: sei anni e dieci mesi di reclusione per
l’impiegato comunale Mario Marinaro - responsabile della pratica
per la sopralevazione della cuola - e Giuseppe La Serra, progettista
e direttore dei lavori; cinque anni agli imprenditori Carmine Abiuso
e Giovanni Martino; due anni e 11 mesi all’allora sindaco Antonio
Borrelli, che nel crollo perse una figlia.
Le condanne sotto i tre anni beneficiano dell’indulto.
Il crollo Il 31 ottobre 2002, dopo una forte scossa di
terremoto, rimasero sepolti sotto le macerie dell’edificio scolastico
27 alunni ed una maestra: tutti persero la vita.
La sentenza di primo grado fu emessa dal giudice del
Tribunale di Larino in provincia di Campobasso, Laura D’Arcangelo, nel luglio
2007.
Imputati assolti in primo grado Allora gli imputati vennero tutti assolti per i reati di omicidio e
disastro colposi e falso ideologico. Si tratta dell’ex sindaco del comune
Antonio Borrelli, il tecnico comunale Mario Marinaro, il progettista
della sopraelevazione della scuola Giuseppe La Serra e i titolari
delle ditte che hanno eseguito i lavori, Giovanni Martino e Carmine
Abiuso. Alla sbarra è finito anche il costruttore della scuola
realizzata qurant’anni fa, Giuseppe Uliano.
Il procuratore generale della corte d’Appello di Campobasso,
Claudio Di Ruzza, ha chiesto la condanna dai tre ai sette anni per
tutti gli imputati. Il processo di secondo grado si è svolto per
questioni di sicurezza nella caserma regionale dei carabinieri del
capoluogo ed è durato in tutto tredici udienze.
Sono 112, in tutto, le parti civili, nove gli avvocati della difesa.per il crollo della scuola a San
Giuliano.
Le famiglie: "Giustizia è fatta" Sollievo. Così commentano la sentenza di secondo grado i famigliari dei 27 bambini e della maestra morti nel crollo della scuola Jovine di San Giovanni di Puglia. "Abbianmo sempre sostenuto che a causare il crollo dell’edificio non fu il terremoto, ma che la tragedia fu determinata dalla mano dell’uomo - hanno affermato alla fine del processo -. Oggi ci hanno detto chi ha ammazzato i nostri cari". La lettura della sentenza, durata oltre dieci minuti, è cominciata poco prima delle 19 ed è stata emessa dopo otto ore di camera di consiglio dalla corte presieduta dal giudice Mario Iapaolo.
Il procuratore generale Claudio Di Ruzza aveva chiesto sette anni di reclusione per Giuseppe La Serra e Mario Marinaro (condannati a sei anni e 10 mesi ciascuno); cinque anni per gli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino (cinque anni); tre anni e tre mesi di reclusione per l’ex sindaco Antonio Borrelli e Giuseppe Uliano: il primo è stato condannato a due anni e 11 mesi mentre al secondo è stata confermata l’assoluzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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