Cronaca giudiziaria

"Siete morti". L'agguato choc degli studenti di sinistra. Il video esclusivo

L'aggressione nel maggio 2022 agli studenti di Azione universitaria a Bologna. Ecco le fasi dell'agguato in un video esclusivo

"Siete morti". L'agguato choc degli studenti di sinistra. Il video esclusivo Esclusiva

Da settimane, ormai, la sinistra cavalca le polemiche su quanto accaduto all'esterno del liceo Michelangiolo di Firenze. Violenza esecrabile, perché mai nessun atto violento può essere giustificato, ma la sensazione è che si stia sfruttando quell'evento a scopo politico come rimostranza contro il governo Meloni. Eppure, meno di un anno fa, qualcosa di simile è accaduto a Bologna, solo che le parti erano invertite: un gruppo di studenti di Azione Universitaria è stato sorpreso e aggredito alle spalle dai collettivi rossi.

La denuncia della violenza era stata fatta nell'immediato da parte delle vittime ma nessuno, a sinistra, si era mobilitato con la stessa foga o con la stessa veemenza con la quale si chiede oggi al centrodestra di dissociarsi, attribuendo alla politica nazionale la responsabilità dei fatti. Oggi che le indagini sono state chiuse e che ci sono otto studenti dei collettivi indagati, possiamo mostrare il video esclusivo di quell'aggressione, che mostra il modo con il quale è avvenuto l'assalto, che ha i contorni di un vero e proprio agguato.

"Tornate nelle fogne", "siete morti", "vi uccidiamo". Queste alcune delle frasi pronunciate dagli aggressori e riportate, nero su bianco, nell'avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm Stefano Dambruoso. La procura contesta agli indagati non solo le lesioni aggravate ma anche la rapina: con "calci, spintoni, pugni e strattonamenti" si sarebbero infatti impossessati delle "bandiere e delle aste" degli studenti di Azione Studentesca.

"Ci hanno accerchiati, arrivavano da tutte le parti, saranno stati una ventina: è stato un agguato", così raccontava Dalila Ansalone, consigliere del quartiere Santo Stefano e consigliere di Azione universitaria all’Unibo, quanto avvenuto sotto i portici del teatro comunale. Non fu certo una passeggiata di salute quell'aggressione, visto che sia lei che Stefano Cavedagna, consigliere comunale di Bologna, ebbero una prognosi di 16 giorni, con lesioni di vario tipo tra le quali il trauma cranico. Se la violenza è violenza, perché da sinistra non si è usato lo stesso metro di valutazione per condannare ed esecrare quell'aggressione, che non ha nulla di meno rispetto a quanto accaduto a Firenze?

L'impressione, nonché la certezza, è che come al solito nel nostro Paese ci siano aggressioni giuste e aggressioni sbagliate. Nel video che abbiamo ricevuto è evidente che si sia trattata di un'azione punitiva, probabilmente premeditata, che aveva lo scopo di colpire gli "avversari" politici. Non sono erano segnalati precedenti di rilievo recenti tra le due fazioni, c'è stata semplicemente la volontà dei collettivi rossi di assalire gli iscritti ad Azione universitaria per la loro fede politica.

Nulla di diverso rispetto a quanto accadeva negli anni Settanta ma ben distante da quanto accaduto a Firenze, invece, dove la rissa è nata dopo la provocazione dei collettivi ai quali gli studenti di destra, sbagliando, hanno reagito con violenza.

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