Cronaca giudiziaria

"Nessuna disabilità intellettiva". La perizia inguaia Alessia Pifferi

L'esperto che ha firmato la relazione sulla 38enne in aula per l'ultima udienza dedicata all'istruttoria dibattimentale. La requisitoria del pm Francesco De Tommasi prevista per il 12 aprile

Screen Quarto Grado
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"Nessuna disabilità intellettiva". La perizia inguaia Alessia Pifferi

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"I test confermano" che Alessia Pifferi "amplifica e omette. Viene fuori una sua inadeguatezza, ma non una disabilità". Sono le parole in aula di Elvezio Pirfo, il perito incaricato dalla corte d'Assise di Milano di valutare la capacità di intendere e di volere - e quindi la imputabilità - della 38enne a processo per l'omicidio della figlioletta di un anno e mezzo, abbandonata per cinque giorni e morta di stenti, due anni fa. Il perito ha riferito di essere giunto alle sue valutazioni, e cioè che la donna è capace di intendere, in particolare dalla "l'osservazione clinica, in quanto i test fanno una diagnosi ma semmai la supportano sulla base delle osservazioni". Secondo il perito, "anche ammesso che il test Wais fosse stato metodologicamente attendibile, e non lo è, non avrebbe determinato la possibilità in sé di dire che esisteva una disabilità intellettiva".

L'esperto ha ribadito che la perizia è stata effettuata in un clima di "concordia professionale" e anche la discussione finale con i consulenti è stata video registrata. Al termine di essa si è scelto di non procedere con ulteriori approfondimenti. Pirfo ha quindi spiegato che durante i test la Pifferi riferì di terze persone che la controllavano: un tratto che sembrerebbe psicotico, ma "in realtà non è tale perché per esserci la psicosi ci deve essere la angoscia del soggetti. Ci siamo trovati di fronte a una persona che ha fatto male i test". "Non ho mai notato di assenza di istinto materno - ha aggiunto - ma evidenziato prevalenza della donna rispetto al ruolo di madre".

Ha anche sottolineato che la donna "sapeva entrare ed uscire dai rapporti" e in lei "ci sono tratti di dipendenza e inadeguatezza ma anche una grande capacità di resilienza, ci sono passaggi della vita in cui mostra una grande capacità di non mollare mai rispetto agli eventi avversi della sua vita".

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