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"Così è stato ucciso David Rossi": l'esperimento che smonta l'ipotesi del suicidio

Le Iene hanno trasmesso la ricostruzione dell'ingegner Giuseppe Monfreda che riscrive la dinamica della morte del capo comunicazione di Banca Monte dei Paschi

La Simulazione virtuale
La Simulazione virtuale

Quello di David Rossi, con buona probabilità, non è stato un suicidio e a dirlo, ora, sono anche le nuove indagini condotte dai Ris. "Finalmente oggi non parliamo di possibilità o opinioni, oggi c'è una certezza", a dirlo è la figlia del capo comunicazione di Banca Monte dei Paschi, che perse la vita in circostanze sospette precipitando dalla finestra del suo ufficio nel centro di Siena, ai microfoni de Le Iene nel servizio andato in onda martedì 9 dicembre. "Non si sarebbe suicidato, oggi possiamo dimostrarlo attraverso una simulazione con un manichino virtuale, che non lascerebbe spazio a dubbi e incertezze", si spiega nel servizio in cui è stata raccolta la spiegazione di Giuseppe Monfreda, ingegnere forense che ha condotto l'esperimento, sviluppatore del software Virtual Crash.

Il primo passo è stato quello di settare le impostazioni del programma, inserendo le dimensioni esatte di David Rossi per realizzare un manichino virtuale che fosse una sua esatta replica. Il software utilizzato per la simulazione è uno dei più accurati e Monfreda è in Italia uno dei massimi esperti in questo programma, parte dello studio di ingegneria che lo vende e ne fa i corsi. L'ipotesi secondo la quale Rossi, in piena coscienza, possa essersi appeso alla sbarra di protezione della finestra, con le gambe lungo il muro, per poi lasciarsi cadere, per Monfreda "non può essere reale" perché "David non si è lasciato cadere tenendosi e poi rilasciando le mani dalla sbarra". La dinamica che si osserva dai video di sorveglianza, che hanno registrato gli ultimi attimi della caduta, come spiega la giornalista nel servizio, "appare anomala" per qualcuno che avrebbe deciso di buttarsi, come confermato dall'ingegnere Luca Scarselli "per come cade Rossi io non mi spiego un suicidio, perché un suicidio porta uno slancio, un abbandono del corpo, che qui non c'è".

La famiglia di Rossi ha sempre respinto l'idea che possa essere stato un suicidio, come ha confermato anche la moglie, anche perché quella sera, prima di morire, David ha chiamato sua moglie che sarebbe andato a casa di sua madre a prendere la cena e poi sarebbe rientrato a casa, dove si trovava la moglie malata. "David fa un errore storico, lui dice che sarebbe andato dai magistrati a raccontare tutto", dice l'ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini. Nel servizio viene ricordato che non sono mai stati analizzati i vestiti di David Rossi, mai richieste tutte le immagini delle numerose telecamere di sorveglianza dentro e fuori la banca, mai acquisiti tabulati e celle telefoniche per capire chi ci fosse lì in quel momento, come l'uomo che nel video si vede affacciarsi nel vicolo, col telefono all'orecchio, per poi andare via. E ci sono anche le lesioni nella parte anteriore del corpo, incompatibili con quella caduta.

Che ci sia qualcosa di anomalo lo certifica anche la prima commissione d'inchiesta parlamentare, secondo la quale ci sarebbero almeno 9 ferite che non sarebbero riconducibili alla caduta. "Dice che è stato picchiato poco prima di morire e nessuno apre un fascicolo per scoprire come le due cose sono collegate?", si chiede la figlia. Ma nessuno ha riaperto le indagini, anche perché, viene spiegato nel servizio, in quei giorni venne consegnata la super-perizia dell'università La Sapienza in cui la morte viene ricondotta al fatto che Rossi si sarebbe lasciato andare dopo essersi tenuto alla sbarra. "Nessuno prendeva in considerazione quello che noi da un po' cercavamo portare alla loro attenzione, cioè come sarebbe caduto se due persone lo avessero tenuto per i polsi e lasciato cadere?", si domanda la figlia. "Quando un vostro autore (de Le Iene, ndr) in conferenza stampa fece presente questo aspetto, loro non accettarono domande", ha proseguito, sottolineando come la ricostruzione sul suicidio come era stata fatta non corrisponde a come David Rossi cade effettivamente.

"Noi non abbiamo mai venduto il software ai Ris e a La Sapienza, se non l'ho comprato non posso usarlo", spiega Monfreda. "Dalle prime immagini ho potuto vedere che già nel 2022 utilizzavano una versione obsoleta, una versione 3.0 quando già nel settembre 2021 era disponibile il 5.0. Con quel software non puoi simulare un lascio di presa dalla sbarra, la versione 3.0 utilizzata simula solo corpi non animati", ha spiegato ancora l'ingegnere. Inoltre, nel video originale a destra "si vede che David ha il braccio sinistro alzato mentre il destro è accostato al suo corpo e avvicinato alle gambe", prosegue Monfreda. Ma nella ricostruzione del 2022 a sinistra "vediamo che il corpo di David simulato è in posizione a candela con le braccia sempre parallele tra loro", ha fatto notare l'ingegnere, che aggiunge anche che mentre nel video reale "le gambe di David sono aperte a 30 gradi" mentre nella simulazione "le gambe sono sempre chiuse e parallele tra di loro". E l'altra differenza che mette in luce Monfreda è che "la posizione di caduta che nella realtà è abbastanza vicino al tombino mentre nel tombino è più distante di circa il doppio della distanza".

Una volta riscontrate le discrepanze, lo studio di ingegneria forense del dott. Monfreda, come da lui stesso spiegato, ha tarato il manichino con le dimensioni di Rossi usando la tac 3D del corpo. "Poi è stata ricostruita fedelmente la scena del crimine", quindi, si è proseguito effettuando la simulazione secondo la ricostruzione ufficiale: "Siccome la sbarra è all'interno del davanzale, David cade, sbatte i polsi sul davanzale e questo moto di urto gli genera un impulso che lo fa cadere all'indietro. La posizione a terra che assume è diversa rispetto a quella reale e distante dal pozzetto di cui parlavamo prima. Quindi questa non può essere l'ipotesi reale: David non si è lasciato cadere tenendosi e poi rilasciandosi dalla sbarra". L'ipotesi che secondo Monfreda, in base agli studi condotti con lo stesso software, è più probabile è un'altra: "Abbiamo ipotizzato che David venga trattenuto da due persone e poi rilasciato. Si vede che durante la caduta è distante dal muro e cade poi nella posizione in cui viene ritrovato, adiacente a quel tombino che noi poi vediamo in basso. Ed è quella più verosimile".

Ed effettivamente la simulazione effettuata da Monfreda ha una cinematica quasi identica a quella del video reale. "Le lesioni tornano, torna il segno dell'orologio, torna il fatto che David non tocca mai il muro e che nel momento in cui cade ha le gambe aperte come nel filmato e le braccia che non sono parallele", ha proseguito l'ingegnere, confermando che l'ipotesi più plausibile sul fatto che possa essere stato tenuto per i polsi e poi rilasciato, che sarebbe confermata da un ulteriore elemento: "Con dei software di identificazione forense abbiamo sovrapposto, sincronizzando i video, e coincide. Quindi questo è un elemento che ci permette di dire che la nostra ricostruzione è la più veritiera ed è sicuramente pià credibile rispetto a quella elaborata dai Ris e da La Sapienza per la commissione d'inchiesta". Quindi, "David Rossi è stato trattenuto, poi rilasciato. David Rossi è stato ucciso". L'onorevole Walter Rizzetto, che ha proposto entrambe le commissioni d'inchiesta, sentito da Le Iene ha dichiarato che il prossimo passo è quello di "ascoltare urgentemente l'ingegner Monfreda direttamente in commissione. Oggi, questa perizia molto approfondita e la fisica ci dicono che David Rossi è stato ucciso", quindi sostiene che il caso andrebbe riaperto.

Monfreda ha spiegato che sono stati fatti almeno un migliaio di tentativi di simulazione in due anni e nel frattempo Le Iene hanno aggiornato la seconda Commissione sui risultati in tempo reale, mentre la stessa Commissione ha affidato nuove indagini ai Ris di Roma, "che hanno portato a delle conclusioni che confermerebbero esattamente" la ricostruzione de Le Iene. "Quella sera David Rossi ha incontrato qualcuno", ha dichiarato ai microfoni del programma di Italia Uno Gianluca Vinci, presiddente della Commissione, "e con quel qualcuno è successo qualcosa di drammatico e violento. Lui in qualche modo è stato posizionato fuori dalla finestra ed è stato lasciato cadere. Di sicuro non si è trattato di un suicidio".

In merito all'orologio, parte fondamentale di questa inchiesta, l'onorevole Vinci ha spiegato che la relazione, fin da subito "ha chiarito che non era una ferita a stampo ma fatta con più movimenti, quindi c'era stata una presa prolungata. E da un esame molto accurato sugli istanti della caduta siamo riusciti a vedere sia la cassa che atterra prima del corpo sia il cinturino che atterra successivamente". Questo vuol dire che, come aggiunge Vinci, dagli esperimenti condotti "l'unico modo per staccare l'orologio e causare anche quelle lesioni era trattenerlo e sospenderlo nel vuoto.

Dopo di che per ottenere lo strappo dell'orologio c'è stata una pressione forte fino all'ultimo da parte di qualcuno. La bravura dei Ris è stata di vedere a un certo punto che c'è la cassa che vola indietro e il cinturino che casca leggermente dopo, più vicino alla finestra".

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