Garlasco, il giallo della collana sul divano mai repertata

La procura di Pavia lavora in silenzio in attesa di chiudere le indagini nei prossimi mesi ma nel frattempo l'attenzione sul caso di Garlasco è altissima

Garlasco, il giallo della collana sul divano mai repertata
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La procura di Pavia lavora nel silenzio delle indagini: tutto è secretato nell'inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, solo le informazioni che emergono dall'incidente probatorio, e nemmeno tutte, vengono rese note. Il resto è posto sotto segreto istruttorio fino alla chiusura delle indagini. Gli uomini guidati da Fabio Napoleone sono al lavoro per verificare l'esistenza di una possibile verità alternativa a quella passata in giudicato con la condanna di Alberto Stasi: devono verificare eventuali nuovi elementi o elementi che possono avere una nuova lettura. Nel frattempo l'attenzione dell'opinione pubblica sul caso resta altissima e in tanti programmi televisivi si vanno a riguardare e analizzare, anche con il contributo di esperti e consulenti delle parti, i verbali del passato.

Nella sua puntata di questa mattina, i giornalisti di Mattino 5 hanno messo al centro dell'attenzione un dettaglio poco noto delle indagini del 2007 che emerge dai verbali di sopralluogo e che già nelle scorse settimane era stato messo in luce dal giornalista Luigi Grimaldi. Si tratta di quella che sembra essere una collanina in cuoio da uomo, con la parte anteriore intrecciata e la parte retrostante liscia, fermata da un gancio di metallo metallico su ogni lato. È stata fotografata su uno dei divani di casa, ma non è noto se sia stata analizzata e, nel caso, quale sia il risultato ottenuto. Trovandosi nel fascicolo dell'indagine del 2007, è probabile che la procura di Pavia stia lavorando anche su questo elemento, per capire se sia ancora presente il reperto o se, invece, sia stato distrutto. Se così fosse, non sarebbe comunque strano, visto che esiste una sentenza passata in giudicato e un colpevole per la legge per l'omicidio di Chiara Poggi. Di alcuni reperti esiste, infatti, un reperto di smaltimento mentre per altri, come l'intonaco dell'impronta 33, ancora no.

Nel programma sono stati evidenziati altri elementi che sarebbero stati repertati e non analizzati, nello specifico sono: quattro braccialetti, collanina con ciondolo, cavigliera di metallo, orologio, orecchino destro, elastico per capelli.

Potrebbero essere tutti elementi appartenenti alla vittima, dove però potrebbe esserci stata traccia di chi l'ha uccisa, o potrebbero non appartenere a Chiara Poggi. Il lavoro della procura di Pavia sulle indagini va avanti e si interseca con quello della procura di Brescia, anche se per ora i due filoni restano ben distinti seppure abbiano un punto di contatto.

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