Cronaca giudiziaria

“Come le hanno tolto gli slip?”: bufera sulle domande alla ragazza del processo a Grillo jr

È durata cinque ore la deposizione della ragazza che ha denunciato Ciro Grillo e gli amici. L'avvocato: "Interrogatorio da Medioevo"

“Come le hanno tolto gli slip?”: bufera sulle domande alla ragazza del processo a Grillo jr

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La ragazza che ha denunciato Ciro Grillo e i suoi amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria per stupro di gruppo in relazione ai fatti che si sono verificati in Costa Smeralda nel 2019, oggi ha effettuato una deposizione di oltre 5 ore presso il tribunale di Tempio-Pausania. "È stato un interrogatorio da Medioevo", ha detto l'avvocato Dario Romano, legale di parte civile della giovane, che difende con Giulia Bongiorno, oggi assente per impegni istituzionali al Senato, la presunta vittima.

Le domande che sono state poste a ripetizione alla giovane italo-norvegese hanno messo a dura prova la tenuta psicologica della ragazza. In particolare, l'avvocato Antonella Cuccureddu, legale difensore di Corsiglia, ha sottoposto la giovane a numerose domande del tipo "ma se aveva le gambe piegate, come hanno fatto a toglierle i pantaloni?". Oppure: "Ci può spiegare come le sono stati tolti gli slip?". E ancora: "Come mai non ha reagito con un morso durante il rapporto orale?". Ci sono state poi le domande relative a determinate posizioni e a elementi molto personali dell'intimità, che hanno reso difficoltosa la deposizione della giovane, che al temine ha sbottato: "Mi sento svuotata, sono esausta, mi viene da vomitare".

Ma l'avvocato Cuccureddu difende la sua strategia: "Il fatto di cui discutiamo è un fatto di violenza sessuale e non c'è niente di intimo in una violenza sessuale. O è una cosa intima o è una violenza sessuale. E il processo si fa per capire se è stata una cosa intima o violenza sessuale". Il legale ha dichiarato ai giornalisti che la presunta vittima ha infilato una lunga serie di "non ricordo" e che "sostanzialmente non ricorda quasi nulla di fatti che sono documentati, lei ricorda qualcosa soltanto di ciò che non ha una documentazione".

La ragazza ha pianto durante la sua deposizione e ha avuto dei cedimenti ma ha risposto colpo su colpo e tra le sue dichiarazioni c'è anche l'ammissione di essersi "sentita una preda" quella notte. L'avvocato Romano, al termine della deposizione, ci ha tenuto a specificare: "La testimone è a disposizione del Tribunale. Ovviamente nel rispetto della sua persona. Si vedrà ciò che accadrà in udienza. Sicuramente c'è una vittima che va rispettata e in questo senso ci comporteremo".

Domani ci sarà un'altra udienza in tribunale e in quell'occasione, ha spiegato l'avvocato Cuccureddu, "potrebbero essere mostrati in aula spezzoni di un video girato dai ragazzi quella notte, video che non ha mai voluto guardare".

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