
Ha fatto molto discutere la sentenza dei giudici della Corte d'Appello che lo scorso giugno hanno confermato la condanna all'ergastolo per Alessandro Impagnatiello, senza però riconoscere l'aggravante della premeditazione. Chiara Tramontano, sorella di Giulia, commentò con parole molto due questa decisione, dicendosi disgustata.
A distanza di mesi arrivano le motivazioni della sentenza sul delitto di Senago. Un delitto commesso il 27 maggio 2023 e che ha portato alla morte Giulia Tramontano e del piccolo Thiago, il bimbo che la giovane portava ancora in grembo. Proprio Thiago, secondo le molte ricostruzioni, sarebbe stato la motivazione scatenante di Impagnatiello. Stando ai giudici, infatti, nei tentativi di avvelenamento che hanno preceduto l'omicidio non vi sarebbe stato un chiaro intento di uccidere Giulia, quanto piuttosto la volontà di farla abortire. Giulia era ormai al settimo mese di gravidanza, e Impagnatiello non avrebbe voluto la nascita di questo bambino.
Come si legge nelle motivazioni della sentenza,"non vi sono prove che consentano di retrodatare il proposito" dell'imputato di uccidere la sua compagna. La somministrazione del topicida, avvenuta nei mesi precedenti, sarebbe stata motivata dall'intenzione di indurre un aborto spontaneo. Impagnatiello vedeva infatti in Thiago "il problema per la sua carriera, per la sua vita". E, ancora: "Che Alessandro Impagnatiello abbia accarezzato l'idea di sbarazzarsi della compagna, allorquando fu informato della gravidanza di lei è ipotesi congetturale, che non ha alcun sostegno indiziario, e non lo ha perché, molto semplicemente, non è rispondente al vero storico".
Nelle 59 pagine depositate, i giudici contestano dunque la crudeltà e il vincolo della convivenza, ma non l'aggravante della premeditazione. Non vi sarebbe stata, in sostanza, una "deliberazione criminosa coltivata nel tempo e mai abbandonata fino a raggiungere il proposito (...) 'maturato irretrattabilmente' solo alle ore 15.00 del 27 maggio".
Secondo la Corte d'Appello, in sostanza, Alessandro Impagnatiello ha ucciso Giulia"non già perché lei voleva lasciarlo; non già perché gli stava dando un figlio che, in fondo, non desiderava affatto, e neppure perché paventava un futuro di carte bollate, controversie giudiziarie per obblighi di mantenimento e affido congiunto (..
.) ma perchè lei lo aveva sbugiardato dinnanzi a coloro che, ai suoi occhi, rappresentavano la proiezione 'pubblica' di sé, la facciata ostensibile, infiggendogli quella che era per lui intollerabile umiliazione".