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Luigi Lovaglio, chi è l'ad di Mps indagato per la scalata a Mediobanca

Aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza: queste le ipotesi della Procura di Milano nei suoi confronti

Luigi Lovaglio, chi è l'ad di Mps indagato per la scalata a Mediobanca
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Insieme a Francesco Gaetano Caltagirone e all’ad di Luxottica e Delfin Francesco Milleri, l’ad di Monte dei Paschi di Siena Luigi Lovaglio è finito nel mirino della Procura di Milano. Il manager risulta iscritto nel registro degli indagati con le ipotesi di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, nell’ambito dell’operazione che ha portato Mps a rilevare il controllo di Mediobanca. La circostanza, riportata inizialmente dal Corriere della Sera, è stata confermata da fonti giudiziarie. Secondo quanto ricostruito, l’iscrizione a carico dell’imprenditore romano, del finanziere e del banchiere sarebbe avvenuta alcuni mesi fa, all’interno di un fascicolo che esamina una serie di operazioni legate al riassetto del settore bancario.

Chi è Luigi Lovaglio

Luigi Lovaglio è nato a Potenza il 4 agosto 1955. Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Bologna, ha intrapreso la sua carriera nel settore bancario: il suo ingresso nel mondo del credito risale al 1973 all’interno del Gruppo Unicredit, dove ha ricoperto incarichi manageriali in diverse aree del business commerciale in Italia, assumendo progressivamente ruoli di maggiore responsabilità. Nel 1997 è stato nominato capo del Dipartimento Strategia e Pianificazione del Credito Italiano.

Nel 1999, forte dell’esperienza maturata nelle operazioni di fusione, è stato nominato Capo della Pianificazione del Gruppo Banche Estere e ha partecipato alla creazione della Divisione Nuova Europa, dedicata allo sviluppo del gruppo in Europa Centrale e Orientale. Durante gli anni Duemila Lovaglio ha operato in diversi contesti internazionali: tra il 2000 e il 2003 è stato vicepresidente del Management Board e direttore esecutivo di Bulbank AD, la principale banca bulgara. Nel 2003 si è trasferito in Polonia, dove ha assunto l’incarico di direttore generale e vicepresidente di Bank Pekao. Tra il 2006 e il 2007 ha guidato l’integrazione e lo scorporo di BPH, la terza banca del Paese, allora parte del gruppo HVB, un’operazione considerata unica nel panorama finanziario europeo.

Nel 2011 è stato nominato Presidente del Management Board e CEO di Pekao, ruolo mantenuto fino al 2017, anno in cui Unicredit ha ceduto la quota di controllo a soggetti riconducibili allo Stato polacco. Nel 2008 il Presidente della Repubblica lo ha insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, in riconoscimento del suo contributo allo sviluppo delle relazioni economiche tra Italia e Polonia.

Rientrato stabilmente in Italia, nell’ottobre 2018 ha assunto la presidenza di Credito Valtellinese, incarico ricoperto fino al febbraio 2019, quando è stato nominato amministratore delegato e direttore generale dell’istituto, ruoli mantenuti fino al giugno 2021.

Nel febbraio 2022 Lovaglio è stato chiamato alla guida di Banca Monte dei Paschi di Siena come amministratore delegato e direttore generale, posizione che detiene tuttora. Dal luglio 2022 è inoltre consigliere dell’Associazione Bancaria Italiana.

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