Leggi il settimanale

Caltagirone, Milleri e Lovaglio indagati per la scalata di Montepaschi a Mediobanca

L'accusa è di aggiotaggio e ostacolo a Consob e Bce per il risiko delle banche. E i titoli scivolano in Borsa. Rocca Salimbeni: "Il nostro operato è corretto"

Caltagirone, Milleri e Lovaglio indagati per la scalata di Montepaschi a Mediobanca
00:00 00:00

L’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica, Francesco Milleri, e l'ad di Montepaschi, Luigi Lovaglio, sono indagati dalla procura di Milano con l'accusa di "aggiotaggio" e di "ostacolo" a Consob e Bce per l'operazione con cui la banca di Siena ha ottenuto il controllo di Mediobanca, che a sua volta possiede il 13,2% di Generali tra i cuoi soci compaiono Caltagirone e Delfin (società controllata da Luxottica).

Lo ha anticipato online il Corriere della Sera e la notizia è stata confermata all'Ansa. L'inchiesta vede al centro un presunto accordo in relazione all'offerta pubblica di scambio che ha portato l'istituto senese ad acquisire la maggioranza di Mediobanca. Sono iscritti per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti il Gruppo Caltagirone e la holding Delfin. L'indagine è affidata al Nucleo speciale di polizia valutaria della Finanza, coordinato dai pm Giovanni Polizzi e Luca Gaglio con l'aggiunto Roberto Pellicano. Secondo quanto è emerso sinora, i tre indagati avrebbero concordato in modo irregolare, con accordi non dichiarati al mercato, la scalata a Mediobanca, avvenuta tra gennaio e ottobre. Da qui le accuse di manipolazione del mercato e ostacolo alle autorità di vigilanza di Consob e Bce.

L'inchiesta viaggia su un doppio binario: l'operazione, avvenuta attraverso la procedura dell'Accelerated Book Building (Abb) tramite Banca Akros (ci furono acquisizioni di documenti), con cui nel novembre 2024 il ministero dell'Economia ha dismesso il 15% di azioni Mps, pacchetto rilevato da Delfin della famiglia Del Vecchio, dal Gruppo Caltagirone, da Banco Bpm e da Anima. L'altro binario riguarda la successiva Offerta pubblica di scambio con cui Mps ha acquisito il controllo, tra marzo e gennaio 2025, dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Mps ha subito pesanti perdite (-4,56%), dopo la notizia dell'inchiesta. Anche Mediobanca a Piazza Affari chiude in calo: -1,90%.

Mps fa sapere in una nota di confidare di "poter fornire tutti gli elementi a chiarimento della correttezza del proprio operato e manifesta piena fiducia nelle Autorità competenti, a cui conferma completa collaborazione". Anche Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, ha fatto sapere con una nota che il Consiglio di amministrazione di Delfin "prendendo atto dell'iniziativa della Procura di Milano, dichiara all'unanimità la totale estraneità dei propri membri ai fatti contestati e di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole del mercato e delle normative vigenti".

Il Cda di Delfin "si dice infine certo che l'indagine in corso dimostrerà l'infondatezza e l'insussistenza della provvisoria contestazione, confermando l'estraneità del Consiglio d'amministrazione e dei suoi membri alle accuse mosse".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica