Leggi il settimanale

La moglie è fuggita e lui da sei anni non vede i tre figli

Il padre si chiama Firas Al Msitef, è nato in Siria, vive e lavora da anni in un popoloso comune dell'hinterland milanese

La moglie è fuggita e lui da sei anni non vede i tre figli
00:00 00:00

Un padre in lotta da anni per rivedere i suoi figli. Una madre sparita, portandoseli dietro. Sarebbe una storia purtroppo consueta, se sulla sparizione dei figli non pesasse la responsabilità dei servizi sociali e della comunità dove erano stati collocati, che hanno permesso alla donna di prelevarli e di fuggire insieme a loro. Il padre non si arrende, e chiede ripetutamente alla magistratura di fare la sua parte. Anche qui, per ora, senza risultato. Il padre si chiama Firas Al Msitef, è nato in Siria, vive e lavora da anni in un popoloso comune dell'hinterland milanese. Per dieci anni ha avuto come compagna una donna di origine rumena con cui ha avuto tre bei bambini. Quando il rapporto tra i due genitori inizia a deteriorarsi, contro Firas partono denunce a ripetizione per i maltrattamenti che infliggerebbe alla donna. La prima volta, nel 2016, le accuse si rivelano infondate e vengono archiviate. Nel 2019, nuova denuncia, con la signora che si presenta in ospedale sostenendo di essere stata picchiata: anche da questa accusa l'uomo verrà poi assolto. Ma intanto nell'ospedale arrivano i servizi sociali cui la donna ha riferito altri maltrattamenti: scatta immediatamente la procedura prevista in questi casi, con l'allontanamento di madre e figli che vengono presi in carico dal Comune e collocati in una comunità di accoglienza. Fin qua, tutto è nella norma. Se non fosse che appena tre giorni dopo la donna abbandona la comunità insieme ai bambini. Ma nessuno lancia l'allarme per la sparizione dei quattro ospiti che raggiungono la frontiera ed espatriano: illegalmente, perché sarebbe indispensabile il consenso del padre dei bambini. Solo 13 giorni dopo la fuga, la donna telefona ai servizi sociali annunciando di essere arrivata in Romania e di avere iscritto i figli a scuola. Ma da quel momento, è come se tra Firas e i figli si fosse alzato un muro. L'uomo nel frattempo viene assolto anche dalla seconda accusa di maltrattamenti, mentre la ex compagna viene iscritta nel registro degli indagati per calunnia e sottrazione di minore. Ma anche queste accuse vengono archiviate. Assistito dall'avvocato Angelo Colucci, il siriano non demorde: e denuncia alla Procura gli assistenti sociali in quanto «non segnalavano o denunciavano l'allontanamento dalla comunità e il rapimento dei miei figli».

Se avessero avuto la stessa solerzia che hanno avuto nel togliermeli, dice in sostanza, probabilmente la compagna sarebbe stata fermata. La Procura chiede l'archiviazione, ma Firas si oppone di nuovo. Nel frattempo, il 2 gennaio saranno passati sei anni dall'ultima volta che ha visto i suoi figli.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica