“Nessuna confessione”: la mossa per scarcerare il killer di Vanessa

La telefonata fatta da Bujar Fardaj non ha alcun valore di confessione, quindi il kosovaro accusato dell'omicidio di Vanessa Ballan va rilasciato

“Nessuna confessione”: la mossa per scarcerare il killer di Vanessa
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Non c'è confessione, va liberato: è questo in sostanza il concetto espresso dai legali difensori di Bujar Fardaj, il kosovaro accusato di aver brutalmente ucciso a coltellate Vanessa Ballan. Secondo il suo pool di avvocati, infatti, la telefonata fatta al 112 la notte in cui poi è stato arrestato, in cui diceva di aver "fatto una brutta cosa", non ha valore di confessione. Questo è uno dei punti contenuti del verbale di custodia cautelare sul quale gli avvocati intendono fare chiarezza ma, nel frattempo, chiedono che il loro assistito lasci la galera. Difficilmente la loro domanda verrà accolta, in primi perché l'accusato potrebbe tentare la fuga e rendersi irreperibile.

Intanto lo scorso 29 dicembre si sono celebrati a Castelfranco Veneto i funerali della ragazza, una celebrazione che anche a livello simbolico ha una forza enorme vista la vicinanza del paese in cui Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin. Vanessa Ballan era incinta del secondo figlio e voleva a tutti i costi tagliare i ponti con Fardaj. Per tale ragione l'aveva anche denunciato per stalking dopo la chiusura della loro relazione clandestina, che era stata perdonata dal compagno della ragazza che, anzi, l'aveva anche aiutata a presentare la querela.

Durante la cerimonia, a parlare a nome della famiglia è stato il fratello della vittima, Nicola, che dal pulpito ha detto: "Vorrei che Vanessa fosse considerata molto di più di quello che è stato detto o scritto. Mi piacerebbe che ciò che è successo ci facesse aprire veramente gli occhi su quello che ogni giorno ci accade attorno". C'è tanta rabbia per quel che è successo a Vanessa, che aveva deciso di rivolgersi alle autorità per chiedere aiuto ma purtroppo non è servito per salvarle la vita. La furia cieca del kosovaro ha anticipato ogni possibile intervento, ha colto Vanessa di sorpresa nella sua casa, dove lei si sentiva più sicura. A breve saranno trasmesse all'Ispettorato del ministero della Giustizia le relazioni sui motivi per i quali, alla denuncia di Vanessa, non ha fatto seguito alcuna misura cautelare.

"Se c'è stata una sottovalutazione del caso ce lo spiegherà il procuratore, persona preparata e seria. Per cui attendiamo da lui di capire cosa è accaduto", ha detto il sottosegretario Andrea Ostellari.

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