"Responsabilità devono essere accertate". Il ricordo delle vittime del Ponte Morandi

La commemorazione per le persone che hanno perso la vita per il crollo del Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018: da Sergio Mattarella, passando per Giorgia Meloni, i massimi esponenti del Paese hanno lasciato il proprio messaggio

"Responsabilità devono essere accertate". Il ricordo delle vittime del Ponte Morandi
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Era il 14 agosto 2018 quando il ponte Morandi a Genova collassò portando con sé 43 vittime. Il disastro del viadotto Polcevera è uno dei più gravi della storia d'Italia e a 6 anni da quella tragedia le ferite non si sono ancora del tutto rimarginate. Il presidente Sergio Mattarella, che quest'anno non ha partecipato alla commemorazione che si è svolta ha Genova, ha inviato un messaggio al sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci, esprimendo la volontà di unirsi "alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova. Le immagini di quel drammatico evento appartengono alla memoria collettiva della Repubblica e richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese".

Nella sua lettera, il presidente della Repubblica ha voluto rimarcare la necessità che le responsabilità vengano "definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia". A proposito di questo, ha proseguito Mattarella, "il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto". Anche Giorgia Meloni ha voluto inviare un suo messaggio in occasione della commemorazione, sottolineando che "quel Ponte ricorda alla Nazione le tante, troppe, domande rimaste ancora senza risposta. Fare giustizia e individuare le responsabilità per ciò che è accaduto, accertando una volta per tutte colpe e omissioni, è un dovere morale, oltre che giudiziario". Il rinnovato auspicio, ha concluso il premier, è affinché "l'iter giudiziario possa concludersi nel più breve tempo possibile perché Genova, la Liguria e l'Italia aspettano di conoscere la verità processuale su ciò che è accaduto".

Anche l'attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha voluto ricordare quanto accaduto sei anni fa a Genova, ringraziando anche "la commovente capacità di reazione del popolo genovese". Nonostante tutto, "quel dramma riuscì però ad unire una città, una regione e un intero Paese che, superando ostacoli, burocrazia e lentezze, portò alla costruzione in tempi record di un nuovo Ponte, diventato un modello ingegneristico nel mondo". Quindi, ha concluso il ministro e vicepremier, "questa straordinaria opera infrastrutturale dimostra ancora oggi che, se tutti sono disposti a fare la loro parte, l'Italia ha tutti i mezzi necessari per rinascere nel nome dello sviluppo, del lavoro e dei 'si': è l'impegno che stiamo portando avanti". Anche Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha condiviso il suo pensiero sulla commemorazione, ribadendo che si tratta di una tragedia "che non possiamo dimenticare e rinnova la nostra sfida per un'Italia sempre più moderna e all'avanguardia. Il loro sacrifico è una ferita aperta, sono vicino a tutti i familiari che aspettano giustizia".

Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato in quanto presidente del Senato, si è unito alla commemorazione in ricordo delle vittime, spiegando in una nota che questo giorno "rappresenta anche una importante occasione per riflettere sull'eccezionale esempio di resilienza e impegno che ha portato alla rapida ricostruzione del nuovo Ponte San Giorgio. Un significativo segnale di riscatto per l'intera comunità nazionale". In memoria di questo giorno, ha aggiunto in conclusione della sua lunga nota, "rinnoviamo l'invito a mantenere alta l'attenzione sui rischi ambientali e infrastrutturali, investendo nella sicurezza e nella manutenzione per evitare future tragedie". Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati, ha chiesto una preghiera per le vittime e offerto "la più sentita vicinanza alle loro famiglie".

Il presidente della Regione Liguria dimissionario, Giovanni Toti, dai social ha dichiarato che "oggi riviviamo il dolore per le 43 vittime innocenti e ricordiamo con orgoglio la capacità di reazione di una comunità che ha saputo ricostruire il ponte e riprendere il cammino verso il futuro. Oggi che tutto sembra un pò grigio, non dimentichiamo cosa siamo stati capaci di fare insieme".

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