Cronaca giudiziaria

Processo Open Arms, in aula vanno in scena gli attacchi contro Salvini

Nuova udienza per l'ex ministro dell'Interno, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone

Processo Open Arms, in aula vanno in scena gli attacchi contro Salvini

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Matteo Salvini, assistito dalla sua legale Giulia Bongiorno, si è presentato oggi nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone, a Palermo, per una nuova udienza del processo "Open Arms" che vede imputato l'ex ministro degli Interni, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. I fatti sono relativi al mese di agosto del 2019, quando il leader della Lega era titolare del Viminale anche se ormai dimissionario vista la crisi che il governo Conte 1 stava per attraversare proprio in quella fase. Nell'udienza odierna sono stati auditi Francisco Gentico e Mauro Di Si, che - all'epoca dei fatti - erano soccorritori a bordo della nave umanitaria spagnola.

Le parole di Gentico

"Il primo soccorso della Missione 65 della Open Arms fu fatto il primo agosto del 2019. Quel giorni ci avvicinammo a una piccola imbarcazione con a bordo decine di bambini e diverse donne. E uno dei bambini aveva un problema di salute - sostiene Gentico -. Ricordo che erano terrorizzati alla vista della nostra imbarcazione perché temevano che fossimo della Guardia costiera libica. Invece, li abbiamo rassicurati". La Open Arms aveva a bordo 147 migranti che rimasero sull'imbarcazione dal 15 al 20 agosto del 2019. "Quel giorno - racconta ancora il soccorritore aiutato da una interprete dallo spagnolo - l'imbarcazione girava attorno a se perché non c'era nessuno che la governasse e il motore era di lato, non era presente nessun giubbotto di salvataggio, se non qualche pneumatico nero. C'era molto caldo".

Dopo la seconda operazione di soccorso avvenuta lo stesso giorno, ci fu un terzo soccorso il successivo 9 agosto. Quel giorno c'erano Oscar Camps e Richard Gere sulla Open Arms: "Sono andati via alle 21 e alle 22-22.30 è arrivata un'allerta per una terza imbarcazione nella zona Sar Maltese: un barchino molto piccolo con 39 persone. Tutti stanchi". A bordo della Open Arms, "avevamo poca acqua e il desalinizzattore produce poca acqua. Non potevamo utilizzarla per la doccia. Non pensavamo di dovere restare così tanto tempo in mare".

La "gaffe" del testimone

Nella breve pausa tra un teste e un altro, Matteo Salvini ha lasciato anzitempo l'udienza del processo per tornare "per impegni improvvisi" a Roma: ad annunciarlo è stata l'avvocata Giulia Bongiorno. L'udienza è poi proseguita regolarmente con l'audizione di Mauro Di Si, soccorritore argentino, con nazionalità italiana, il quale è stato redarguito per avere ascoltato la diretta di Radio radicale della deposizione dell'altro soccorritore che lo aveva preceduto prima che arrivasse il suo turno. "Quando siamo arrivati davanti all'isola di Lampedusa la situazione a bordo era molto tesa, avevamo navigato per molto tempo e le persone erano tutte bagnate. Non solo, lo spazio sulla barca era molto ridotto e c'era tensione a bordo". Al termine della giornata il presidente del collegio del processo, Roberto Murgia, ha indicato le date delle prossime udienze del dibattimento. La prossima si terrà il 15 settembre nell'aula bunker del carcere Pagliarelli.

Quelle successive si terranno il 6 ottobre, dove verrà chiamato a testimoniare Richard Gere, il 20 ottobre, il 24 novembre, il primo dicembre e il 22 dicembre.

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