Stupro di gruppo sulla 19enne. Arrestati tre tunisini irregolari

Un mese di indagini per rintracciare i tre aguzzini, inchiodati da telecamere e identikit. Le hanno anche rubato il telefono

Stupro di gruppo sulla 19enne. Arrestati tre tunisini irregolari
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Stupro di gruppo a Padova. Un mese di indagini, infine le manette per tre tunisini irregolari tra i 19 e i 21 anni accusati di violenza sessuale aggravata, rapina aggravata in concorso e violenza privata. Trenta giorni, tanto è durata la caccia alla banda di stupratori con base nell'ex caserma Gino Allegri dell'Aeronautica militare, vicina all'aeroporto. Vittima una 19enne marocchina che si era appartata con il suo fidanzato algerino di 22 anni nei locali dismessi. I due, dopo aver perso un treno per Venezia, decidono di passare la notte nella struttura. Ore da incubo, racconteranno agli agenti di polizia.

L'allarme scatta quando arrivano diverse chiamate al 112. «Sentiamo urla strazianti di una donna, correte» spiegano al centralinista i residenti del quartiere. Quando la prima volante arriva in via Sorio la

giovane è a terra, il ragazzo costretto ad allontanarsi sotto la minaccia di un coltello. «Le hanno anche rubato lo smartphone e 25 euro». È l'8 luglio, la 19enne viene portata in ospedale per gli accertamenti mentre il fidanzato racconta quanto accaduto, fornendo elementi utili alle indagini. Il primo a finire dietro le sbarre, il 19 luglio, è un 19enne senza fissa dimora. Anzi no. Da tempo l'indagato vive nell'ex caserma occupata abusivamente. Degli altri due, entrambi richiedenti protezione internazionale e fuggiti da una cooperativa sociale, nessuna traccia. Quando vengono individuati, il 6 agosto, passeggiano come se niente fosse in pieno centro, sicuri di averla fatta franca. Le evidenze sono tante e anche per loro scattano le manette. A inchiodarli gli identikit e le telecamere di alcune palazzine. Per la prova regina, la comparazione del Dna con quello repertato sulla ragazza, bisognerà attendere gli esami di laboratorio mentre i loro cellulari avrebbero agganciato una cella di zona nello stesso giorno e ora della violenza.

Intanto il pm Andrea Zito, considerati gli elementi raccolti, emette l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre, tutti irregolari, avrebbero respinto le accuse. La 19enne violentata e il fidanzato sono residenti in Spagna.

Dei tre tunisini il primo ad essere arrestato è anche il più feroce. Numerosi precedenti penali alle spalle, una condanna a due anni e 7 mesi di reclusione per rapina e ricettazione, da tempo latitante per vari reati commessi negli ultimi due anni, da quando sbarca a Lampedusa il 17 luglio 2023. A 17 anni partecipa a una rapina a Prato della Valle. Per derubare due studentesse in bicicletta usa lo spray urticante. Poi strappa la catenina d'oro a un 55enne con le cuffiette, colpendolo alle spalle e facendogli sbattere la testa contro un muro. Ancora più violento nei confronti di una giovane mamma con una bimba di due mesi: per scipparle la borsetta il 19enne non si fa scrupolo e la scaraventa a terra ribaltando il passeggino. Arrestato il 14 novembre 2024, il 6 febbraio successivo viene mandato al centro per il rimpatrio di Gradisca d'Isonzo, Gorizia.

Dopo aver partecipato a una rivolta, il 14 marzo riesce a fuggire tornando a seminare il terrore a Padova. L'ultimo episodio il 17 maggio quando si avventa su una donna con una ginocchiata per strapparle due collane d'oro.

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