Cronaca giudiziaria

"La vita di Alessia Pifferi è già un ergastolo. Farò il controesame allo psichiatra Pirfo"

Sarà braccio di ferro sulla perizia psichiatrica eseguita su Alessia Pifferi: la sua legale annuncia il controesame

Screen Quarto Grado
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"La vita di Alessia Pifferi è già un ergastolo. Farò il controesame allo psichiatra Pirfo"

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Una donna priva di empatia - o meglio caratterizzata da alessitimia - che avrebbe messo le sue esigenze femminili al primo posto, lasciando la figlia di 16 mesi da sola per poco meno di una settimana. È il succo della perizia psichiatrica eseguita da Elvezio Pirfo su Alessia Pifferi, una perizia che mirava a far luce sia sulla capacità di intendere e di volere dell’imputata - la cui figlia, Diana Pifferi, è morta di stenti nel luglio 2022 dopo essere stata lasciata da sola per 6 giorni - sia sulla possibilità che la donna sia stata “imbeccata”, ovvero l’oggetto di un’indagine parallela che vede sotto la lente di ingrandimento due psicologhe del carcere di San Vittore (Milano) e la sua legale.

Tra i dettagli emersi, Alessia Pifferi avrebbe confidato alle psicologhe del carcere di essere stata abusata sessualmente da bambina. La sorella Viviana Pifferi, ospite a Quarto Grado, ha smentito la notizia: “Secondo me dopo tutte le cose che ho sentito, lei può essere capace di qualsiasi studio”. Se fosse accaduto un abuso del genere, pensa Viviana, la famiglia ne sarebbe stata a conoscenza: lei e la madre avrebbero provato a ipotizzare chi potesse essere l’uomo cui Alessia fa cenno, e sarebbero riuscite a risalire, presumibilmente, a un amico del padre, da tempo defunto.

Intanto l'avvocato Alessia Pontenani annuncia il braccio di ferro sulla perizia, affermando come non sarebbero dovuti essere somministrati determinati test, ma che invece sarebbe stato utile eseguire nuovamente la Wais (Wechsler Adult Intelligence Scale), fatta all’inizio, quando lei ancora non aveva ricevuto l’incarico, dalle psicologhe del carcere. Con la Wais viene rilevato il quoziente intellettivo di una persona: secondo il primo esame delle psicologhe quello di Alessia Pifferi si attesterebbe su un punteggio molto basso, solo 40 punti. Pontenani assicura: “Nella prossima udienza farò il controesame a Pirfo. Sarà un lungo controesame”.

Non solo: Pontenani punta l’accento sulla situazione pregressa della sua assistita: “È scritto sulla relazione. Alessia è cresciuta in un ambiente privo sia dal punto di vista culturale, economico e soprattutto affettivo. Questo è il risultato di una ragazzina abbandonata a stessa”. La legale ha affermato in altre occasioni che mira a ottenere un giusto processo Pifferi, perché non è in discussione se lei abbia lasciato Diana da sola oppure no, ma punta a chiarire che il carcere non sia una misura adatta alla sua situazione: “Il suo è già un ergastolo.

E sarà un ergastolo anche se dovesse essere assolta, non cambierebbe nulla”.

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