Cronaca internazionale

"Totalitarismo strisciante". Bufera in Canada per la legge-censura sullo streaming

Il governo canadese vuole regolamentare i contenuti generati dagli utenti su YouTube e TikTok. La denuncia dello scrittore e senatore Richards: "Orwell disse che dobbiamo resistere alla prigione dell’autocensura. Questo disegno di legge fa molto per costruire una simile prigione"

"Totalitarismo strisciante". Bufera in Canada per la legge-censura sullo streaming
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È bufera in Canada per il progetto di legge Bill C-11 del governo Trudeau minaccia il free speech e la libertà d'espressione sul web. La parte più controversa di legge riguarda la possibilità degli enti governativi di iniziare a regolamentare i contenuti generati dagli utenti, il che, in buona sostanza, significa il potere di censurare i video che le persone pubblicano su YouTube, TikTok e altrove con la scusa di contrastare le "fake news" e l'odio in rete. La legge, approvata dal Senato, mira inoltre a regolamentare le piattaforme di streaming digitale come Netflix, YouTube e Spotify allo stesso modo delle emittenti, richiedendo loro di creare una certa percentuale di contenuti "canadesi" e renderli accessibili agli utenti stessi.

"L'Online Streaming Act contribuirà a garantire che il nostro settore culturale funzioni per i canadesi e supporti la prossima generazione di artisti e creatori in questo paese", ha dichiarato il ministro del Patrimonio canadese Pablo Rodriguez in un comunicato stampa del febbraio 2022. Il Senato ha apportato 26 emendamenti al disegno di legge prima di approvarlo il 2 febbraio scorso. Uno di questi emendamenti, presentato dai senatori Paula Simons e Julie Miville-Dechêne, limita il potere discrezionale degli enti governi e limita l'applicazione del disegno di legge ai contenuti musicali professionali.

Margaret Atwood contro la legge del governo canadese

La celebre poetessa e scrittrice Margaret Atwood è intervenuta nel dibattito, bocciando il disegno di legge C-11. In un'intervista con The Globe and Mail, la signora Atwood ha affermato che anche i burocrati non dovrebbero decidere cosa è canadese e cosa non lo è. "Tutto quello che dovete fare è leggere alcune biografie di scrittori che scrivevano in Unione Sovietica e i gradi di censura che hanno dovuto subire dai burocrati del governo", ha detto. "È una forma di totalitarismo strisciante se i governi dicono ai creatori cosa creare". L'autrice ha affermato di non aver letto il disegno di legge "ancora a fondo" e che sembravano esserci "tentativi di raggiungere una sorta di equità sul mercato".

Ma come molti tentativi sorretti da buone intenzioni, ha aggiunto, "l'effetto potrebbe essere diverso da quello che si pensava". Il disegno di legge sullo streaming online, che dovrebbe diventare legge questo mese, obbligherebbe le piattaforme di streaming a promuovere i contenuti canadesi. La signora Atwood ha twittato mercoledì che un discorso del senatore David Adams Richards, un collega scrittore, al Senato questa settimana, nel quale si è scagliato contro il disegno di legge e l'interferenza del governo "ha bisogno di essere ascoltato".

Il discorso di David Adams Richards

Quello del senatore è un duro monito contro la censura preventiva da parte degli enti governativi. A 72 anni, ha affermato Richards durante il suo discorso al Senato tradotto dal Foglio,"dubito che lo sarò mai, ma so qualcosa di arte, un po’ di creatività. C’è un saggio di Cicerone, le “Filippiche”, scritto per esporre il potere dello stato contro la libertà di parola e la libertà di pensiero e il potere di un solo uomo, Marco Antonio. È un proclama brillante e mostra Cicerone al meglio del suo coraggio. Fu consegnato al Senato e Cicerone pagò con la vita".

Le sue mani furono tagliate, ha ricordato, "e portate a Marco Antonio come prova che Cicerone non avrebbe mai più scritto. Cicerone visse in un’epoca pericolosa". Quando Vasily Grossman completò “Vita e destino”, ha aggiunto, "il libro dovette essere approvato dalla sezione culturale del Comitato centrale comunista. Impiegarono un anno per rispondere e dissero che era antisovietico. Non fu accettato. Ora è pubblicato ed è, ovviamente, un libro meraviglioso, che mostra il fascismo e il comunismo come immagini speculari l’uno dell’altro nella depravazione e nel disprezzo per la libertà umana". I comitati culturali, ha rimarcato lo scrittore, dando una lezione ai liberal al governo, "si basano sui pregiudizi e sulla paura. Ho visto abbastanza comitati artistici per saperlo. Orwell disse che dobbiamo resistere alla prigione dell’autocensura. Questo disegno di legge fa molto per costruire una simile prigione".

Una prospettiva inquietante per il "progressista" Canada di Trudeau.

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