Si tratta di un'enorme evacuazione di massa visto che il numero degli evacuati nelle Filippine, fino a questo momento, sfiora il milione di persone: la causa è per l'arrivo del tifone Fung-Wong e le piogge alluvionali al suo seguito oltre ai venti fortissimi che potranno toccare anche raffiche fino a 230 Km/h.
Mareggiate e devastazioni
Nelle ultime ore si è abbattuto sulla costa orientale: il governo ha disposto per lunedì 10 novembre la chiusura di scuole e uffici in tutta l'isola. Sulla capitale Manila sono già 300 i voli colpiti e i primi ingenti danni si registrano sull'isola di Catanduanes che è stata "direttamente colpita" come affermato dal servizio meteorologico statale. Poco più di 916mila gli evacuati che potrebbero aumentare nelle prossime ore: si registrano già inondazioni e mareggiate sulle zone costiere. "Mentre parliamo, stanno risentendo dell'impatto del tifone, soprattutto a Catanduanes, perché lì l'occhio della tempesta è più vicino", spiega un alto funzionario della Protezione civile, Rafaelito Alejandro.
La traiettoria del tifone
In molte aree del Paese manca la corrente elettrica: il Capo della difesa ha disposto l'evacuazione soprattutto dai villaggi più poveri e a rischio prima che fosse troppo tardi. Il super tifone Fung-Wong potrebbe coprire non soltanto le Filippine ma ben due terzi dell'arcipelago del Sud-Est asiatico con un fronte di pioggia e vento largo 1.600 chilometri. Neanche il tempo di una pausa visto che il Paese con capitale Manila ha già fatto i conti con i danni creati dal tifone Kalmaegi che martedì ha causato almeno 224 vittime nelle province centrali dell'isola prima di abbattersi sul Vietnam, dove ha causato almeno cinque vittime.
"Visibilità quasi nulla"
Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha dichiarato lo stato di emergenza a causa della devastazione causata dal Kalmaegi e della calamità prevista dal Fung-Wong che viene chiamato Uwan nelle Filippine. I cicloni tropicali con venti sostenuti di 185 km/h o superiori sono classificati nelle Filippine come "super tifoni" così da sottolineare l'urgenza legata al maltempo più estremo. "La pioggia e il vento erano così forti che la visibilità era quasi nulla", spiega telefonicamente all'Associated Press Roberto Monterola, funzionario addetto alla mitigazione dei disastri di Catanduanes sottolineando che fino a questo momento non si sono registrate vittime in una provincia che conta oltre 200mila abitanti.
L'ansia deriva dal fatto che questo tifone, nel suo complesso, potrebbe esporre al pericolo oltre 30 milioni secondo la stima dell'Ufficio della Protezione Civile.
Il Segretario della Difesa Nazionale delle Filippine, Gilberto Teodoro, ha chiesto alle persone di seguire gli ordini delle autorità e allontanarsi immediatamente dai villaggi e dalle città soggetti a inondazioni improvvise, frane e maree costiere. "Dobbiamo farlo perché quando piove già o il tifone ha colpito e sono iniziate le inondazioni, è difficile salvare le persone".