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L’Eurozona sceglie la continuità: chi è Kyriakos Pierrakakis che guiderà l’Eurogruppo

Kyriakos Pierrakakis è il nuovo presidente dell’Eurogruppo. Per la Grecia è un riconoscimento del percorso di risanamento; per l’Eurozona una scelta tecnica in un momento cruciale per governance fiscale e stabilità economica.

L’Eurozona sceglie la continuità: chi è Kyriakos Pierrakakis che guiderà l’Eurogruppo
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In un momento di delicate convergenze e di sfide crescenti, i ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno eletto il greco Kyriakos Pierrakakis, 42 anni, nuovo presidente dell’Eurogruppo. La decisione è maturata durante la riunione dei titolari dell’Economia a Bruxelles. Il suo mandato durerà due anni e mezzo, un periodo che si preannuncia cruciale per la revisione della governance fiscale europea e per la tenuta macroeconomica dell’area euro.

"Congratulazioni a Kyriakos Pierrakakis per la sua elezione a presidente dell'Eurogruppo.Assume incarichi in un momento cruciale per l'area euro e l'Unione europea. Non vedo l'ora di collaborare a stretto contatto per portare avanti il nostro lavoro sulle principali priorità economiche e finanziarie, rafforzando la competitività dell'Europa", scrive su X il commissario europeo dell'Economia Valdis Dombrovskis.

La scelta di Pierrakakis come atto simbolico

La scelta di Pierrakakis rappresenta un passaggio simbolico e politico: per la Grecia, che negli anni della crisi del debito era percepita come l’epicentro delle fragilità europee, è un riconoscimento del percorso di risanamento e modernizzazione intrapreso. Per l’Eurozona, è un segnale di continuità istituzionale e di affidamento a una figura con credenziali tecnocratiche e approccio pragmatico. Pierrakakis ha prevalso sul belga Vincent Van Peteghem succedendo all'irlandese Paschal Donohoe che si è dimesso per assumere il ruolo di Managing Director della Banca mondiale. Prima dell'Eurogruppo la Germania ha annunciato la sua preferenza per il candidato greco.

Nato ad Atene l’8 agosto 1983, Pierrakakis appartiene a una generazione di leader europei cresciuti all’intersezione tra politica pubblica, tecnologia e globalizzazione. Dopo gli studi in informatica presso l’Athens University of Economics and Business, ha completato una formazione post-universitaria negli Stati Uniti, conseguendo un Master in Public Policy presso la Harvard Kennedy School e un Master of Science in Technology and Policy al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Parla greco, inglese e francese; è sposato e padre di tre figli.

L’ascesa di un riformatore digitale diventato custode della stabilità fiscale

Prima di approdare al Ministero dell’Economia, la sua notorietà in Grecia e all’estero è legata al ruolo di Ministro della Digital Governance (2019–2023), carica nella quale ha guidato il più vasto progetto di trasformazione digitale del Paese dagli anni Duemila. Sotto la sua supervisione è nato gov.gr, il portale unico dei servizi pubblici digitali, considerato un caso di studio per rapidità di implementazione e impatto sulla semplificazione amministrativa.

Nel 2023 Pierrakakis è entrato nel governo Mitsotakis come Ministro dell’Educazione, degli Affari Religiosi e dello Sport, promuovendo riforme volte a modernizzare il sistema scolastico e universitario. Nel 2025 è stato nominato Ministro dell’Economia e delle Finanze, assumendo la responsabilità diretta delle politiche fiscali e delle relazioni con le istituzioni economiche europee e internazionali.

Un momento decisivo per l'Unione

La sua elezione arriva mentre l’Eurozona affronta un rallentamento della crescita, un’inflazione più resistente del previsto e un confronto complesso sulle nuove regole fiscali post-pandemia. Come presidente dell’Eurogruppo, Pierrakakis dovrà operare come mediatore tra posizioni spesso divergenti: le istanze dei Paesi del Nord, tradizionalmente orientati al rigore, e quelle dei membri del Sud, favorevoli a una maggiore flessibilità per permettere investimenti e transizioni industriali.

Il suo stile, descritto dagli osservatori come analitico e orientato ai dati, potrebbe favorire una dialettica meno ideologica nelle discussioni sull’architettura economica dell’Unione.

Bruxelles vede in lui una figura in grado di coniugare credibilità tecnica e sensibilità politica, qualità richieste per guidare un organismo informale ma decisivo per la stabilità dell’euro.

Pierrakakis entrerà in carica subito e la prima riunione dell'Eurogruppo sotto la sua presidenza è attualmente prevista per il 19 gennaio 2026.

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