Lisbona, dolore e rabbia: "Ispezione appena fatta"

I controlli la mattina stessa, indagato il tecnico. Il giallo della manutenzione e gli allarmi dei dipendenti

Lisbona, dolore e rabbia: "Ispezione appena fatta"
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È trapelato solo il nome di battesimo, José Antunes, ma in questo momento è l'uomo più discusso, e forse odiato, di tutto il Portogallo. È stato lui mercoledì mattina, nello stesso giorno della tragedia, a ispezionare per conto dell'azienda Maintenance Engineering (Mntc) l'Elevador da Gloria, la funicolare che è deragliata provocando 16 morti e 22 feriti nel centro di Lisbona. La perizia è iniziata alle 9.13 del mattino e si è conclusa 30 minuti dopo. Dal documento si evince che l'infrastruttura aveva tutte le condizioni per funzionare regolarmente e che la sostituzione del cavo sarebbe avvenuta a maggio 2026.

Nello stesso documento si legge che i cavi, le rotaie e gli accessori delle carrozze avevano superato le prove di conformità. Anche la rete aerea, il cavo di bilanciamento e il pozzo nero erano stati ispezionati senza riscontrare problematiche. Sarebbe stata tuttavia proprio la rottura di un cavo a innescare il deragliamento e la caduta di uno dei due elevatori mentre si trovava nel punto più alto del percorso. Il vagone è andato a infrangersi contro un edificio adiacente i binari vicino la sottostante Plaza de los Restauradores, e si è accartocciato nell'impatto.

Il dipendente della Mntc è stato iscritto nel registro degli indagati e il testo della perizia sequestrato. Ma al netto del lavoro più o meno professionale, va ricordato che l'ultima gara d'appalto per la manutenzione era stata annullata pochi giorni fa da Carris, l'azienda che gestisce gran parte dei trasporti pubblici della capitale portoghese, perché tutte le offerte ricevute risultavano superiori all'importo preventivato.

Il presidente di Carris, Pedro de Bruto Bogas, ha assicurato che «le manutenzioni sono sempre state fatte con scrupolo, la Mntc aveva una proroga. Per il resto collaboreremo con gli inquirenti». Le sigle sindacali del comparto trasporti accusano però Bruto Bogas, reo di non aver preso sul serio i reclami dei suoi dipendenti sulla necessità di effettuare l'adeguata messa a punto degli ascensori. Il premier Montenegro ha promesso massima celerità nelle indagini, annunciando che il governo sosterrà i familiari delle vittime.

La Protezione civile parla di 38 persone coinvolte: 16 morti (3 devono ancora essere identificati) e 22 feriti (5 in stato critico e 4 di cui non si conosce la nazionalità). Tra i feriti anche la connazionale Stefania Lepidi, ricercatrice all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell'Aquila, a Lisbona per un convegno. La donna si trovava assieme al figlio nel vagone posteriore della funicolare, immediatamente prima di quello coinvolto nello schianto. Nell'impatto alcune persone le sono cadute addosso per il contraccolpo. Illeso il figlio. «Sto bene ma sono sotto choc per quello che ho visto. Ero a terra sdraiata sul sangue e vedevo i soccorritori tirare fuori i corpi - ha raccontato - me la sono cavata con una frattura scomposta al braccio, ma il peggio è stata la drammatica esperienza che ha coinvolto così tante persone».

Terrificante la

testimonianza di Farid, originario del Bangladesh, che gestisce un banchetto di souvenir nelle vicinanze del luogo della tragedia. «Mi sono affrettato a portare aiuto, ma tra i rottami ho visto solo morti e corpi mutilati».

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