"Non lasciatemi". Accusata con la Salis, ma l'attivista tedesca va a processo in Ungheria

A differenza dell'europarlamentare di Avs, nessuno l'ha candidata ed è stata estradata dalla Germania per i fatti di Budapest di febbraio 2023

"Non lasciatemi". Accusata con la Salis, ma l'attivista tedesca va a processo in Ungheria
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Nel procedimento che vedeva coinvolta anche Ilaria Salis in Ungheria e relativo alle violenze perpetrate dagli antifascisti l’11 febbraio del 2023 a Budapest, è coinvolta anche Maja T., transessuale tedesca che a differenza dell'europarlamentare italiana si trova in carcere. Maja T., che ha 24 anni, non ha avuto ancora nessuno che la candidasse. Anche lei è stata condotta con le manette a mani e piedi in tribunale, una consuetudine per la giustizia ungherese, che è stata oggetto di forti critiche da parte della comunità internazionale. Maja è stata estradata il 24 giugno 2024 dopo essere stata arrestata in un ostello tedesco in funzione del mandato di cattura internazionale: la Corte costituzionale tedesca ha effettivamente bloccato l'estradizione ma la decisione è arrivata qualche decina di minuti dopo che era stata completata, rendendola di fatto inutile.

Ora Maja, che parla di sé utilizzando l'asterisco per non identificarsi né nel genere maschile né in quello femminile ha scritto una lettera. "Non lasciatemi sol*", scrive l'attivista antifascista, secondo la quale "non mi sono stati dati gli integratori vitaminici necessari o le visite mediche tempestive, non c’è luce sufficiente e cibo sano". Nella sua comunicazione scrive che sta subendo "danni fisici e mentali. La mia vista si sta affievolendo e il mio corpo è esausto, mentre il carcere mi costringe a parlare da sol*, vietandomi un contatto sufficiente con i compagni di detenzione a causa della mia identità queer, il cui unico scopo è punirmi e impedirmi di essere viv*". Maja T. ha aggiunto anche che nella sua cella "c'è una videocamera costantemente accesa".

Per Maja T. vengono spesso organizzate manifestazioni in tutta Europa e di tanto in tanto, dal suo ben retribuito seggio d Bruxelles, anche Salis parla di Maja. Al Corriere della sera meno di un mese fa, quando per un solo voto il parlamento le ha concesso il mantenimento dell'immunità, l'europarlamentare ha dichiarato che il suo "primo pensiero è andato a Maja T.

, militante antifascista tedesca, di 24 anni, che si trova in carcere in Ungheria nelle mie stesse, vergognose, condizioni. E che da oltre un anno si presenta in catene in un processo farsa. Quella di oggi è stata una vittoria dell’Europa antifascista. Dobbiamo riportare anche Maja in Germania".

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