Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle che terrorizzò il Belgio

Marc Dutroux tra il 1985 e il 1996 sequestrò, violentò e torturò sei ragazze tra gli 8 e i 19 anni: due di loro vennero uccise, mentre altre due furono lasciate morire di stenti

Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle che terrorizzò il Belgio

Il caso di Marc Dutroux è tra i più noti della storia dei serial killer sia per l'incredibile violenza perpetrata, sia per le ripercussioni sulla politica di un Paese. Ribattezzato dalla stampa come il mostro di Marcinelle, il criminale belga, tra il 1985 e il 1996, sequestrò, violentò e torturò sei ragazze tra gli 8 e i 19 anni. Due di loro vennero uccise, mentre altre due furono lasciate morire di stenti. Tra le vittime anche un suo complice, eliminato per non lasciare prove delle sue azioni criminali.

Infanzia e adolescenza tra luci e ombre

Marc Dutroux nasce a Ixelles, Bruxelles, il 6 novembre del 1956, figlio della coppia di insegnanti formata da Victor Dutroux e Jeanine Lauwens. È il maggiore di cinque figli, ma è un bimbo indesiderato, anche perché il padre non è sicuro che sia veramente suo figlio: la compagna ha appena lasciato un altro fidanzato per lui. Il piccolo trascorre parte della sua infanzia in Burundi, per fare ritorno in Belgio nel 1962 e stabilirsi a Obaix, nella provincia dell'Hainaut.

Secondo quanto avrebbe raccontato dopo l'arresto, Marc Dutroux in questa fase subisce abusi da parte dei genitori. Il padre è affetto da disturbi psichici, mentre la madre viene descritta come egoista e subdola. I due si separano nel 1972 e Dutroux resta a vivere con la madre. Questa, in base a quanto ricostruito dal serial killer, dopo il divorzio ha rapporti incestuosi con lui e i fratelli.

L'andamento scolastico di Marc Dutroux è nella norma, ma non mancano le segnalazioni per i suoi comportamenti. Viene infatti descritto dagli insegnanti come indisciplinato e insopportabile. Problemi in condotta che lo costringono a cambiare scuola più di una volta, fino all'ottenimento del diploma di elettricista. Appena maggiorenne, abbandona gli studi e inizia subito a lavorare come tecnico riparatore a Gosselies.

Marc Dutroux con Michel Lelièvre e Michel Nihoul
Marc Dutroux con Michel Lelièvre e Michel Nihoul

I primi crimini

Per soddisfare i suoi desideri sessuali, Marc Dutroux inizia a frequentare prostitute sin dalla tenera età. Nel 1975 conosce la diciassettenne Françoise Dubois e la sposa subito: dal loro amore nascono due figli, Dany nel 1977 e Xavier nel 1979. Ma il matrimonio non dura molto tempo a causa dei comportamenti violenti dell'uomo. Nel 1981 Dutroux conosce Michelle Martin, un’insegnante di 21 anni, e se ne invaghisce immediatamente, iniziando una relazione extraconiugale con lei.

Nel 1983 Marc Dutroux divorzia da Françoise Dubois e va a vivere a Charleroi con Michelle Martin: dalla loro unione verranno alla luce due figli, Andy nel 1993 e Céline nel 1995. L'uomo si guadagna da vivere con rapine ed estorsioni alle persone anziane, inanellando una serie di crimini, compresi lo spaccio di droga e il commercio di veicoli rubati. Ma non solo. Dutroux rapisce e tiene segregate diverse ragazze, violentate ripetutamente anche in presenza della compagna Michelle.

Il 7 giugno del 1985 Marc Dutroux rapisce l'undicenne Sylvie D. insieme al complice Jean van Peteghem e alla compagna Michelle. Il 17 ottobre invece è il turno della diciannovenne Maria V. rapita a a Peronnes-lez-Binche. Il 14 dicembre la banda rapisce Axelle D., quattro giorni dopo la quindicenne Elisabeth G., mentre il 17 gennaio del 1986 la vittima è Catherine B., individuata a Obaix, nella provincia di Hainaut. Dutroux & Co. vengono arrestati nel febbraio del 1987 e vengono condannati con pene diverse: Dutroux a 13 anni e mezzo, van Peteghem a 6 anni e mezzo, mentre Michelle Martin a 5 anni.

Il rilascio e la nascita del mostro di Marcinelle

Michelle Martin lascia la galera nell'agosto del 1991, mentre Marc Dutroux viene liberato sulla parola nell'aprile del 1992 grazie all'intervento del ministro Melchior Wathelet, nonostante il parere contrario del procuratore e degli esperti che lo considerano ancora pericoloso. Passano pochi mesi e torna a delinquere: viene infatti accusato di molestie sessuali nei confronti alcune adolescenti presenti sulla pista di pattinaggio di Charleroi. Nonostante ciò, la polizia lo lascia andare.

Nel 1995 Marc Dutroux si trasforma nel mostro di Marcinelle. Il 24 giugno rapisce Julie Lejeune e Mélissa Russo, due bambine di otto anni che vanno in classe insieme: le tiene segregate in una prigione costruita ad hoc nel suo appartamento, le violenta ripetutamente e realizza persino dei video pedopornografici. Le due piccole sarebbero morte il 24 marzo 1996, dopo mesi di prigionia.

Il 23 agosto, a Ostenda, Marc Dutroux e il complice Michel Lelièvre rapiscono An Marchal e Eefje Lambrecks, due adolescenti di Hasselt di rientro a casa a Westende dopo una serata fuori. Le due giovani, rispettivamente 17 e 19 anni, vengono tenute in catene in una camera da letto e anche loro vengono stuprate ripetutamente da Dutroux. I cadaveri verranno ritrovati il 3 settembre 1996 nel terreno di proprietà di Lelièvre a Jumet.

Nel novembre del 1995 Marx Dutroux tortura e uccide, seppellendolo vivo, Bernard Weinstein, suo complice in diversi casi di rapimento e furto d’auto. Il mostro di Marcinelle torna a colpire nel maggio del 1996, quando rapisce la 12enne Sabine Dardenne a Tournai. Il 9 agosto seguente, a Bertrix, cattura e segrega la 14enne Laetitia Delhez. Sebbene rinchiuse e schiavizzate, le due minorenni sopravvivono alle violenze dell'uomo e vengono liberate.

La cattura e la bufera politica

Braccato dalla polizia da settimane, Marc Dutroux viene arrestato il 13 agosto 1996 e il suo caso scatena una bufera a livello politico. La "libertà" criminale dell'uomo tiene banco e sconquassa il sistema giudiziario del Belgio, a partire dal rilascio ordinato nel 1992 nonostante la contrarietà di pubblico ministero e psichiatri. Dutroux viene accusato del rapimento e della schiavizzazione di sei ragazze, cinque delle quali minorenni, e dell'omicidio di cinque persone, compreso l'ex complice Weinstein. Inoltre viene accusato di aver violentato tre ragazze slovacche - Henrieta Palusova e le sorelle Manckova - e di rapina a mano armata ai danni di Philippe Divers e Pierre Rochow. Insieme a lui vengono arrestati la moglie Michelle Martin e i complici Michel Lelièvre e Michel Nihoul.

Il caos mediatico è dovuto a diversi fattori: dalle condanne lievi comminate a un criminale recidivo alle morti sospette di alcuni testimoni, passando per le teorie mai confermate di un’organizzazione di pedofili con ramificazioni internazionali. A contribuire a tutto ciò, la fuga di Dutroux nel 23 aprile 1998: libero dalle manette nel tragitto verso il tribunale, il mostro di Marcinelle sottrae la pistola a una guarda giurata e fugge. Poche ore dopo viene individuato e catturato da una guardia forestale. L'episodio indigna l'opinione pubblica e scatena dimissioni di massa: tagliati il ministro della Giustizia, quello dell’Interno, il capo della Gendarmeria belga e il procuratore generale.

Il processo contro Marc Dutroux inizia il 1° marzo del 2004 e l'uomo viene condannato all'ergastolo. La sentenza prevede una discrezionalità di dieci anni aggiuntivi accordata al governo belga per tenerlo in carcere, in caso di concessione della libertà sulla parola. Nel febbraio del 2013 il serial killer chiede di essere liberato, ma la domanda viene respinta.

Nuova richiesta nell'ottobre del 2019 - poi slittata nel settembre 2020 causa Covid - anche questa volta bocciata: l'opinione degli esperti è perentoria, Dutroux è uno psicopatico e rappresenta ancora un pericolo per la società.

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