
Paloma Nicole Arellano Escobedo, una ragazza di appena 14 anni, è morta dopo essersi sottoposta a un intervento di chirurgia estetica che comprendeva una mastoplastica additiva e un lifting ai glutei. L’operazione, secondo quanto emerso, sarebbe avvenuta all’insaputa del padre, con il presunto consenso della madre e l’esecuzione da parte del compagno di lei, un chirurgo plastico ora sotto inchiesta.
La vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica messicana e sta facendo il giro del mondo, si è consumata a Durango, in Messico. Paloma è deceduta sabato scorso in ospedale, dopo essere entrata in coma in seguito a complicanze post-operatorie. Le prime indagini parlano di danni cerebrali e problemi cardiaci sopraggiunti dopo l’intervento, effettuato in forma privata circa una settimana prima del decesso.
La verità scoperta solo al funerale
Il padre della ragazza, Carlos Arellano, ha raccontato ai media locali e ai pubblici ministeri di aver appreso solo in occasione del funerale che la figlia si era sottoposta a un intervento chirurgico. Fino a quel momento, gli era stato detto che la causa del decesso erano complicazioni legate al Covid-19.
"Al funerale, alcuni parenti mi hanno detto che il suo seno era più grande del normale", ha dichiarato il padre, aggiungendo di aver affrontato l’ex moglie, la quale inizialmente avrebbe negato ogni cosa. Ma osservando da vicino il corpo della figlia, il padre ha notato chiaramente le protesi mammarie e le cicatrici, come confermato anche da fotografie. A quel punto, ha presentato denuncia formale e chiesto l’autopsia per chiarire le vere cause della morte.
Indagini per omicidio colposo
Secondo quanto riportato dal quotidiano El Siglo de Durango, il medico che ha eseguito l’intervento è Víctor “N”, un chirurgo plastico di 45 anni, compagno della madre della ragazza e proprietario della clinica dove sarebbe avvenuta l’operazione. L’uomo è ora indagato per omicidio colposo e negligenza medica. Anche la madre della giovane è sotto accusa per aver dato il consenso a un intervento estetico su una minore, senza informare l’altro genitore.
La Procura locale ha aperto un’inchiesta e ha disposto l'autopsia, anche se il referto finale potrebbe richiedere tra i 10 e i 20 giorni a causa del trattamento già effettuato dalla ditta di pompe funebri. Un primo esame medico ha riscontrato edema cerebrale (gonfiore del cervello) e danni polmonari, ma solo i risultati definitivi potranno stabilire le reali cause della morte.
Il chirurgo sospeso dall’associazione professionale
Nel frattempo, l’Associazione Messicana di Chirurghi Plastici, Estetici e Ricostruttivi (AMCPER) ha annunciato di aver sospeso temporaneamente il medico coinvolto, in attesa dell’esito delle indagini. L’organizzazione ha anche ribadito l’importanza di attenersi alle normative etiche e legali, soprattutto nei casi che coinvolgono pazienti minorenni.
Una tragedia che riapre il dibattito sui limiti della chirurgia estetica nei minori
Il caso di Paloma ha riacceso il dibattito pubblico in Messico, e non solo, sulla crescente tendenza alla chirurgia estetica tra adolescenti, sollevando interrogativi su responsabilità familiari, consenso informato e supervisione medica.
A soli 14 anni, Paloma Nicole ha perso la vita in
circostanze che potevano essere evitate. La sua morte chiama in causa non solo i singoli coinvolti, ma anche un sistema che talvolta non tutela abbastanza i più giovani di fronte a scelte drastiche e irreversibili.