Cronaca internazionale

La "narco-influencer" di TikTok uccisa in pieno giorno in Cile

Sabrina Durán Montero aveva 24 anni e sui social era soprannominata "la regina dei narcotici". L'omicidio potrebbe essere legato a un regolamento di conti tra bande rivali per lo spaccio

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Il narcotraffico è un problema serio in Cile, diffuso tra i giovani anche attraverso i social. Per questo motivo la morte di Sabrina Durán Montero, nota come "narco-influencer" su TikTok, non è passata inosservata. La ragazza, 24 anni, è stata uccisa in pieno giorno in una via del quartiere Padre Hurtado, alla periferia di Santiago. Da un mese era uscita di prigione ed era in libertà vigilata.

L'agguato

Secondo quanto riportano i giornali locali, la giovane è stata raggiunta da otto colpi di pistola sparati da due sicari incappucciati, che sono poi fuggiti a bordo di un'auto. Uno dei passanti è riuscito a riprendere gli attimi finali dell'agguato con il corpo della vittima a terra. Inutile il trasporto d'urgenza in un ospedale di Santa Rosa de Chena, dove i medici non sono riusciti a salvarle la vita.

Montero, soprannominata "La Ina" o la "regina dei narcotici", nel suo passato aveva diversi precedenti per traffico di stupefacenti, ricettazione e furto. L'ultima volta era stata arrestata nel 2022: la polizia aveva trovato nella sua abitazione quasi 10mila euro e ogni genere di droga. Sui social, dove era molto seguita, la giovane era riuscita a mandare messaggi anche dal carcere.

L'omicidio potrebbe essere legato a un regolamento di conti tra bande rivali che si contendono le piazze per lo spaccio. Dietro le sbarre, la narco-influencer aveva iniziato una relazione con Antonella Marchant, leader del pericoloso clan Los Marchant, arrestata nel 2021 e condannata a 15 anni di prigione.

Il narcotraffico in Cile

Il business della droga è in espansione in Cile, dove hanno messo radici anche i principali cartelli messicani. Per dire basta al fenomeno, il governo di Gabriel Boric ha ordinato la demolizione di almeno 30 mausolei dedicati ai criminali deceduti e proibito lo svolgimento dei cosiddetti "narcofunerali" nella provincia di Santiago. Questi eventi, quando si celebrano nella capitale o nel suo hinterland, trovano eco nei media e causano problemi di ordine pubblico.

Nonostante le richieste di maggiore sicurezza dei cittadini, la cultura del narcotraffico rimane diffusa soprattutto tra i giovani. Dopo la morte, il profilo social di Sabrina Durán Montero continua infatti a crescere. Al momento ha raccolto oltre 430.

000 follower e i suoi video totalizzano più di 10 milioni di visualizzazioni.

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