Cronaca internazionale

Il neonato rischia di morire: la dieta choc imposta dalla madre

La donna stava nutrendo il proprio neonato con una dieta a base di latte di mandorla, che molto probabilmente aveva letto su internet. Il figlio stava morendo di fame

Il neonato rischia di morire: la dieta choc imposta dalla madre
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Negli Stati Uniti un neonato ha rischiato di morire di fame perché la madre lo nutriva solo con latte di mandorle. Marina Chaparro, nutrizionista pediatrica, ha raccontato a Insider che cinque anni fa, mentre stava lavorando in un ospedale pediatrico di Miami, era stato ricoverato un bambino con sintomi tra cui perdita di peso e vomito. Al piccolo era stata poi diagnosticata la chetoacidosi, una condizione potenzialmente fatale che si verifica quando il corpo inizia a scomporre gli acidi grassi per produrre energia, rilasciando chetoni e rendendo il sangue pericolosamente acido.

Cosa aveva il bambino

Inizialmente la dottoressa Chaparro e i suoi colleghi medici che lavoravano nell'unità di endocrinologia pediatrica avevano pensato che il bimbo avesse il diabete di tipo 1. Dopo aver effettuato qualche esame clinico, il personale medico si rese conto che le condizioni del bambino non erano causate dal diabete, ma dalla fame. La sua mamma lo stava nutrendo con una dieta a base di latte di mandorla, molto probabilmente basata su consigli medici infondati che aveva trovato su internet. Chaparro ha affermato che l’evento l’ha accompagnata negli anni perché illustra i pericoli della disinformazione medica, che purtroppo è diventata più diffusa negli ultimi anni.

Perché non è sostituibile il latte materno

Secondo l'American Academy of Pediatrics, il latte materno non può essere sostituito neppure con quello di mucca. Anche altri sostituti caseari non possono avere le stesse sostanze. Il latte di noci può essere integrato nella maggior parte delle diete dei bambini, ma non ha i nutrienti giusti per sostituire il latte materno. La formula per bambini è "davvero difficile da rifare, ed è davvero difficile avere quell'equilibrio che gli scienziati alimentari stanno studiando da anni", ha spiegato la nutrizionista in un webinar ospitato dalla California Strawberry Commission. "Per non parlare del rischio di contaminazione incrociata e infezione" quando si crea la propria formula.

La Chaparro ha però tenuto a dire che la mamma del bambino "stava facendo del suo meglio", e che era arrivata a pensare che un latte di mandorle che andava bene per lei potesse andare bene anche per suo figlio. La nutrizionista ha spiegato che il bimbo si è rimesso ed è stato dimesso dopo qualche giorno in cui aveva assunto una alimentazione appropriata. L'esperienza ha fatto però capire a Chaparro "quanto profondamente nella nostra cultura questi messaggi dietetici a volte arrivano, e li ascoltiamo e a volte li traduciamo ai nostri figli e alle nostre famiglie".

I rischi del fai da te

Ci sono anche genitori che si affidano a consigli online per creare formule direttamente a casa. Il dottor Owais Durrani, medico del pronto soccorso del Texas orientale, ha spiegato a Insider di aver messo in guardia dalle conseguenze, come letargia e convulsioni, di cui è stato testimone in prima persona. Il sanitario ha affermato che in alcuni casi i genitori annacquano le loro formule nel tentativo di farle durare più a lungo, ma questo compensa l'equilibrio elettrolitico, che può portare a un basso contenuto di sodio nei neonati. Questo, a sua volta, può ridurre il volume del sangue dei bambini, causando bassa pressione sanguigna e livelli potenzialmente letali di ossigeno circolante. "Una formula è essenzialmente regolata strettamente come qualsiasi farmaco prescritto quando si tratta degli ingredienti in essa contenuti per assicurarsi che i reni di un bambino si stiano sviluppando, il loro fegato, i loro elettroliti, tutto il resto è in un ottimo equilibrio", ha precisato Durrani.

Da considerare il fatto che i più piccoli "non sono resistenti come un adulto che potrebbe stare al sole per 12 ore e disidratarsi: per la maggior parte staremo ancora bene, ma per un bambino non è così", ha aggiunto il medico. "Ogni elettrolita, ogni componente, ogni minerale in quella formula è molto importante". Di fronte alla carenza, Durrani ha raccomandato ai genitori di passare ad altri marchi disponibili, se possibile, o di chiedere campioni di formula al pediatra o anche all'ospedale locale.

L’esperto ha infine fatto un appello alle madri e ai padri, dicendo loro di rivolgersi ai medici del pronto soccorso che sono là per aiutarli.

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