Cronaca internazionale

Torna in libertà "The Serpent": il killer che ha ispirato la serie Netflix

La Corte suprema del Nepal ha ordinato la scarcerazione di Charles Sobhraj, serial killer francese di origini indiane e vietnamite, dopo 19 anni di carcere. Si ritiene che l'uomo abbia commesso decine di omicidi tra gli anni 70' e 80'

Torna in libertà Charles Sobhraj: il killer della serie "The Serpent"
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La Corte Suprema del Nepal ha ordinato il rilascio di Charles Sobhraj, un cittadino francese di origini indiane e vietnamite che secondo la polizia si sarebbe reso responsabile di una serie di omicidi tra gli anni '70 e '80. L'uomo, divenuto famoso in tutto il mondo negli ultimi anni grazie alla serie Netflix "The Serpent", è stato scarcerato dopo 19 anni di prigionia in ragione della sua età.

Il rilascio di Sobhraj

Sobhraj, 78 anni, era stato condannato in Nepal a trascorrere 21 anni di carcere per l'omicidio di due turiste, la statunitense Connie Jo Boronzich e la canadese Laurent Carriere, avvenuto nel 1975. Il bikini killer è stato arrestato solo nel settembre del 2003 quando una fotografia che lo immortalava all'ingresso di un casinò è stata pubblicata da un quotidiano nepalese.

Si ritiene che Sobhraj abbia tuttavia commesso decine di omicidi a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, 14 dei quali in Thailandia. È stato collegato agli omicidi in tutta l'Asia di oltre 20 giovani viaggiatori zaino in spalla. La Thailandia aveva emesso un mandato per il suo arresto a metà degli anni '70. Era accusato di aver drogato e ucciso sei donne, tutte in bikini, su una spiaggia di Pattaya.

Charles Sobhraj

The Serpent

Sobhraj era anche chiamato "il serpente" per la sua capacità di camuffarsi dopo la sua fuga da una prigione in India a metà degli anni '80, dove stava scontando 21 anni con l'accusa di omicidio. Come detto, è stato catturato soltanto in un secondo momento, restando dietro le sbarre fino al 1997.

Sobhraj era riuscito a tornare in Francia ma nel 2003 è stato arrestato una seconda volta in un casinò nella capitale del Nepal, Kathmandu, con l'accusa di aver ucciso l'americana Connie Jo Bronzich. Da quel momento in poi è rimasto in un carcere di massima sicurezza a Kathmandu.

The Serpent, la citata miniserie televisiva sbarcata su Netflix (ne abbiamo parlato qui), narra proprio la vicenda di Charles Sobhraj. Attraverso otto episodi viene ricostruita la figura del presunto assassino seriale di hippie attivo nel sud est asiatico nel periodo di punta della cultura hippie (anni ’70). Sobhraj si spaccia per Alain Gautier, un commerciante di gemme preziose attivo a Bangkok, ma operativo in tutta l’Asia. In compagnia di una donna, Marie-Andrée Leclerc, si finge un amico dei turisti occidentali, attira i più fragili nella sua dimora e, proprio come un serpente, li uccide avvelenandoli e rubando loro documenti e denaro.

Gautier, accusato di numerosi omicidi, fugge da un Paese all’altro lasciando dietro di sé una scia di sangue. Sulle tracce dell’adescatore troviamo un funzionario dell’ambasciata olandese di Thailandia, Herman Knippenberg , anch’egli personaggio realmente esistito.

Le motivazioni della Corte Suprema

"Il tribunale ha ordinato che se non ci sono altri motivi per tenerlo in prigione, dovrebbe essere rilasciato e rispedito nel suo paese entro 15 giorni", ha detto il portavoce della Corte Suprema Bimal Paudel. Ricordiamo che i detenuti condannati all'ergastolo in Nepal di solito scontano 20 anni di carcere.

"Aveva già scontato il 95% della sua pena detentiva e avrebbe dovuto essere rilasciato prima a causa della sua età", ha detto l'avvocato di Sobhraj Ram Bandhu Sharma, aggiungendo che Sobhraj potrebbe essere rilasciato dalla prigione entro giovedì.

Per la cronaca, in prigione, nel 2008, Sobhraj si era sposato Nihita Biswas, di 44 anni più giovane di lui e figlia del suo avvocato nepalese.

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