Cronaca internazionale

Ok dell'Ue su un altro insetto da mettere a tavola: le larve del verme della farina

Il quarto insetto ottiene l'ok alla commercializzazione: arriva il via libera dell'Ue sulle larve del verme della farina

Immagine da Wikipedia
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Dopo i vermi gialli della farina, i grilli domestici e le locuste migratorie, la Commissione europea dà il via libera a un altro insetto da inserire fra gli alimenti consumabili, ossia le larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus).

Si tratta del quarto insetto autorizzato dall'Unione europea, che dal prossimo 26 gennaio potrà essere commercializzato in tutti i paesi Ue. L'ok è arrivato dopo che nel 2021 vennero autorizzate le larve gialle della farina. Recentemente la Commissione europea aveva proposto l'autorizzazione e ha incassato il "sì" degli Stati membri. Le larve del verme della farina minore potranno essere vendute, come tutti gli altri insetti, congelate, essiccate oppure in polvere.

L'elenco, fra l'altro, è destinato ad allungarsi, dato che in lista ci sono altre domande che attendono una risposta dalla Commissione. In ogni caso, le autorità europee fanno sapere che il commercio di tali insetti deve rispettare dei requisiti specifici, che vanno dalla corretta etichettatura alla dichiarazione di potenziali allergenicità (alcune proteine degli insetti, infatti, possono provocare reazioni allergiche come i crostacei o i molluschi).

Prosegue, pertanto, l'avanzare europeo sulla "nuova dieta". Un tipo di alimentazione che non ha riscontrato grande successo in Italia, dove si è registrato un forte malcontento, ma che verrà comunque portato avanti da Bruxelles. L'alimentazione a base di insetti piace anche agli ecologisti, che vedono in questo tipo di alimento una riduzione dei gas serra.

Vedremo come si evolverà la situazione in futuro. Per il momento, come ammesso dalla stessa Commissione europea, si tratta di un mercato di nicchia. "Spetta ai consumatori decidere se vogliono o meno mangiare insetti", assicurano da Bruxelles, come riportato da Il Messaggero. "Il loro uso come fonte alternativa di proteine non è nuovo e vengono mangiati regolarmente in molte parti del mondo", aggiungono.

Gli italiani, almeno fino ad oggi, non si sono mostrati molto entusiasti, e hanno trovato il governo al loro fianco. La Lega, ad esempio, ha presentato in data odierna un'interrogazione alla Commissione europea relativamente al commercio del grillo domestico. Il Carroccio intende effettuare appropriate verifiche, specialmente per quanto concerne la produzione degli alimenti che verranno commercializzati a partire dal 24 gennaio.

"La maggior parte di questi insetti proviene da Paesi extra Ue, come Vietnam, Tailandia o Cina", ha fatto presente l'europarlamentare Elena Lizzi.

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