Cronaca internazionale

Paura in Spagna: 14enne accoltella compagni di classe e docenti

L'episodio è avvenuto in una scuola media in Andalusia. I feriti sono cinque, tre studenti e due insegnanti. La polizia ha arrestato il minorenne ma non è ancora chiaro il movente

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Un 14enne è stato arrestato per aver pugnalato cinque persone nella scuola pubblica Elena Garcia Armada di Jerez de la Frontera, nella regione spagnola dell’Andalusia. Le vittime sono due studenti e tre insegnanti che, secondo le autorità, hanno riportato ferite di “gravità variabile”.

L’aggressione sarebbe avvenuta alle 8.25 del mattino, quando il commissariato locale ha ricevuto la chiamata d'emergenza. Stando alla testimonianza di una studentessa riportata dal quotidiano El País, il 14enne, che frequenta la terza media, sarebbe arrivato in classe cinque minuti prima, per poi sedersi al suo banco ed estrarre due coltelli da cucina. Avrebbe poi colpito alle spalle un altro studente, gridando: “Ti ammazzo”. Gli altri ragazzi, circa una ventina, si sarebbero dati alla fuga in preda al panico, mentre la professoressa di biologia avrebbe tentato di dissuaderlo, venendo però colpita ad un occhio. Successivamente, il minorenne avrebbe abbandonato la sua aula per entrare in quella di fronte, provocando la fuga di altri studenti. Un altro insegnante avrebbe cercato di bloccarlo, rimanendo ferito.

Gli agenti delle forze dell’ordine, giunti sul posto, hanno fermato il ragazzo ancora in possesso delle armi e lo tratterranno in custodia fino a che non avranno svolto tutti gli accertamenti. Al momento, non si conosce ancora il motivo che lo avrebbe portato a compiere questo gesto. “Non lo conoscevo bene perché era la prima volta che lo incontravo in classe, ma era sempre solo”, ha raccontato la testimone a El País, che lo ha descritto come uno studente diligente e intelligente, ma spesso preso in giro dai compagni. Si potrebbe ipotizzare, dunque, che il movente dell’aggressione sia il bullismo, una componente riscontrabile anche in molte stragi nelle scuole degli Stati Uniti. L’istituto è stato completamente evacuato e presidiato dalle forze di polizia.

Nessuna delle quattro persone portate in ospedale dopo l'aggressione si trova in pericolo di vita. L'assessore all'istruzione dell'Andalusia ha comunicato che la situazione più delicata è quella dell'insegnante di biologia ferita ad una palpebra e sottoposta ad un intervento chirurgico, che non avrebbe coinvolto il globo oculare. Altri due docenti e un alunno hanno riportato solo lesioni di lieve entità. Un altro studente coinvolto nell'aggressione, invece, non avrebbe avuto bisogno di assistenza ospedaliera.

Il ministro dell’istruzione spagnolo Pilar Alegría ha fatto sapere di essere stata in contatto con fin dal mattino con le autorità della scuola, alle quali ha espresso il suo sostegno. Solidarietà anche da parte dei sindacati, che hanno sottolineato la necessità di “attuare misure per garantire che i centri educativi siano sempre spazi sicuri”, incolpando di questo episodio “una società che usa la violenza con crescente frequenza”.

Infine, il segretario generale della Conferenza episcopale spagnola Francisco García Magán ha manifestato la sua vicinanza ai feriti, chiedendo l'unità di tutte le istituzioni a favore di una formazione che garantisca la salute mentale dei giovani.

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