Qatargate, arrestato a Bruxelles l’eurodeputato Tarabella

L'eurodeputato socialista Marc Tarabella si trova sotto interrogatorio in stato di fermo. Nel 2014 aveva attaccato Matteo Salvini definendolo un "fannullone"

Qatargate, arrestato a Bruxelles l’eurodeputato Tarabella

L'eurodeputato Marc Tarabella si trova sotto interrogatorio e in stato di fermo. È stato temporaneamente privato della libertà nell'ambito dell'inchiesta "Qatargate", su fatti di presunta corruzione volta a influenzare i processi decisionali dell'Ue. Tarabella è adesso interrogato dalla Polizia, su ordine del giudice istruttore Michel Claise. Lo spiegano fonti della Procura federale. A seconda dell'esito dell'interrogatorio, Claise deciderà se interrogarlo lui stesso e se confermare lo stato di arresto o meno.

L'ufficio al Parlamento europeo di Tarabella è sotto sequestro. Secondo quanto riportato dall'Ansa, sulla porta dell'ufficio, che si trova al quindicesimo piano dell'edificio che si affaccia su Place du Luxembourg, sono apparsi i sigilli della polizia belga e della sicurezza dell'Europarlamento.

Tarabella nell'occhio del ciclone

Il sito Politico ha scritto che le autorità belghe hanno arrestato Tarabella, che era già stato espulso dal suo partito socialista, nell'ambito dell'indagine legata alla presunta corruzione nel Parlamento europeo. Un portavoce del procuratore belga ha confermato l'arresto dopo una precedente indiscrezione dell'emittente fiamminga VRT .

Ricordiamo che, nel 2014, il politico di sinistra fu protagonista di una clamorosa invettiva contro l’allora eurodeputato Matteo Salvini. "È un fannullone, è solo in tv e non è mai in aula", aveva tuonato a proposito delle assenze del leghista in commissione parlamentare.

L'immunità parlamentare di Tarabella era stata rimossa lo scorso giovedì 2 febbraio nel corso della mini sessione plenaria di Bruxelles, nella quale, tra l'altro, era stata rimossa anche quella di Andrea Cozzolino.

Secondo il quotidiano belga Le Soir, Tarabella sarebbe stato prelevato dalla sua abitazione stamattina verso le sei, per venire interrogato negli uffici della Procura federale di Bruxelles. Il pubblico ministero non ha commentato quali accuse potrebbe dover affrontare né se sia in corso un'azione di polizia nei confronti di Cozzolino.

"Non commentiamo mai le procedure giudiziarie in corso. Il Parlamento collabora sempre pienamente con le autorità", ha dichiarato Delphine Colard, vice portavoce del Parlamento europeo.

Cosa è successo a Bruxelles

Secondo le dichiarazioni messe a verbale da Pier Antonio Panzeri, il politico belga, di origine italiana, avrebbe ricevuto tra 120 e 140mila euro perché addolcisse le proprie posizioni riguardo al Qatar, accusa che Tarabella ha negato.

Secondo i rapporti parlamentari, le presunte violazioni della legge belga da parte di Tarabella e Cozzolino potrebbero includere corruzione, partecipazione a un'organizzazione criminale e riciclaggio di denaro.

Alla fine della scorsa settimana, il giudice istruttore belga che ha condotto il caso ha rilasciato dal carcere uno dei quattro detenuti originari del caso, Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale di Non c'è pace senza giustizia, una delle organizzazioni non governative legate allo scandalo della corruzione.

Altri tre indagati, l'ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi e l'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri sono ancora in carcere. A gennaio, Panzeri ha stretto un accordo per collaborare con gli investigatori. Sia Tarabella che Cozzolino negano ogni addebito.

Perquisizioni e interrogatorio

La procura federale belga ha specificato che gli investigatori belgi, questa mattina all'alba, nell'ambito dell'inchiesta sul Qatargate hanno effettuato "diverse perquisizioni" concentrandosi sulla cassaforte di una banca situata a Liegi appartenente all'eurodeputato Marc Tarabella e su alcuni uffici del municipio di Anthisnes, del quale il politico belga è borgomastro.

Tarabella è stato prelevato dalla sua abitazione ad Anthisnes e

portato a Bruxelles per essere interrogato. Come detto, è stato poi "temporaneamente privato della libertà" su ordine del giudice istruttore Michel Claise, che nel pomeriggio deciderà se convalidare l'arresto.

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