Dagli insulti a Salvini al Qatargate: perquisita la casa di Tarabella
12 Dicembre 2022 - 11:50L’eurodeputato di S&D ha collaborato con Antonio Panzeri. Sequestrati cellulare e materiale informatico, lui si difende: “Non ho niente da nascondere”. Nel 2014 fu protagonista di una clamorosa invettiva contro il leader della Lega
Convalidati quattro arresti per lo scandalo Qatar, ma prosegue l’attività degli inquirenti di Bruxelles. Nel mirino degli investigatori guidati dal pubblico ministero Michel Claise è finito l’eurodeputato belga Marc Tarabella. Come reso noto da Le Soir, la sua abitazione è stata perquisita nella tarda serata di sabato alla presenza della presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola.
Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, le autorità avrebbero sequestrato il cellulare e il materiale informatico del parlamentare europeo di S&D. Gli investigatori non hanno posto in stato di fermo Tarabella, ma non è tutto. L’ufficio di un suo assistente, l’italiano G. M., è tra quelli che risultato sigillati nella sede di Bruxelles dell’Eurocamera.
Dagli insulti a Salvini al Qatargate
Il nome di Marc Tarabella non è nuovo alla stampa italiana. Nel 2014, infatti, il politico di sinistra fu protagonista di una clamorosa invettiva contro l’allora eurodeputato Matteo Salvini. “È un fannullone, è solo in tv e non è mai in aula”, il j’accuse del belga a proposito delle assenze del leghista in commissione parlamentare. Un video diventato virale, fino a diventare un punto di riferimento del Partito Democratico del tempo.
Figlio di emigrati italiani, Tarabella è al quarto mandato da europarlamentare e in passato ha collaborato con Antonio Panzeri, attualmente in carcere per lo scandalo Qatar. Con l’ex sindacalista condivide anche la tessera di Articolo 1. Negli ultimi tempi il cinquantanovenne – vicepresidente della delegazione per i rapporti con la penisola arabica – si è speso molto per il Qatar e per i Mondiali di calcio in corso.
“Doha è un partner obbligato”, il Tarabella-pensiero, a partire dai costi esorbitanti dell’energia. E ancora: “Boicottare il Qatar è ipocrisia”, un suo recente intervento in tv riportato dal Messaggero. Per il belga, infatti, ci sono stati dei progressi nel Paese, a partire dal capitolo riforme. Emblematica la presa di posizione nel corso di un dibattito organizzato a Bruxelles alla presenza del ministro del lavoro qatariota Ali bin Smaikh al-Marri: nessun riferimento agli operati morti nella costruzione degli stadi – circa 6.500 – ma dito puntato contro i silenzi sull’assegnazione dei Mondiali alla Russia o delle Olimpiadi alla Cina.
Tarabella si difende
“Non ho mai ricevuto regali dal Qatar, lo avrei denunciato”, il commento perentorio di Tarabella a Le Soir. L’eurodeputato ha confermato di aver lavorato per molti anni con Panzeri:“Posso facilmente immaginare che questo sia il motivo per cui i tribunali sono interessati a lui. Tuttavia, non so dire se in qualità di testimone o in altra veste […] È stato eletto al Parlamento europeo dal 2004 al 2019, siamo colleghi da molto tempo e, se i fatti sono veri, sarebbe una grande delusione. Gli piace il calcio: abbiamo guardato insieme le partite e discusso i risultati del fine settimana, come molti altri colleghi”. A proposito del Qatar, Tarabella ha ricordato di essere stato uno dei primi a sollevare l’obiezione sull’assegnazione del Mondiale, ma poi “le cose hanno iniziato ad evolversi positivamente”: “Il Qatar, ad esempio, è l'unico Paese della zona ad aver abolito il sistema Kafala. Tutto è lungi dall'essere perfetto, ma ho voluto salutare i progressi compiuti invitando il Qatar a proseguire gli sforzi in questa direzione”.
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