"Siamo a Napoli". Ma il volo con 276 passeggeri è atterrato in un'altra città: cosa è successo

Il cambio improvviso della tipologia di aereo da parte di American Airlines è stato decisivo per il mancato atterraggio a Napoli: ecco cosa è successo e la nota della compagnia

"Siamo a Napoli". Ma il volo con 276 passeggeri è atterrato in un'altra città: cosa è successo
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Si può considerare un errore da principianti, una dimenticanza fatale da parte della compagnia americana American Airlines, costretta a far atterrare il suo volo AA780 a Roma Fiumicino invece di Napoli Capodichino, destinazione finale, per non aver compilato e inviato alle autorità italiane uno specifico documento con la tipologia di aereo che è stata cambiata all'ultimo momento prima del decollo dagli Stati Uniti.

Cosa è successo

Andiamo con ordine e ricostruiamo i fatti: i 276 passeggeri che sono stati costretti ad arrivare nel capoluogo partenopeo in autobus da Roma erano ovviamente all'oscuro di tutto così come piloti e membri dell'equipaggio che, senza immaginare l'epilogo, sono partiti da Filadelfia nel pomeriggio del 2 giugno (era già notte in Italia) per arrivare a Napoli la mattinata successiva. Un particolare non da poco ma centrale in questa vicenda è stato il cambio improvviso dell'aereo, un 787-9 invece del 787-8 previsto inizialmente per il Filadelfia-Napoli.

Il no delle autorità italiane

Il modello utilizzato per il volo è più grande e più pesante del 787-8: anche se non è stato confermato da nessuno, potrebbe essere questo il motivo alla base del rifiuto delle autorità di Capodichino di far atterrare questo aereo nel loro scalo. Dopo un volo tranquillo e appena iniziata la discesa verso Napoli, ecco la doccia fredda: manca il documento chiamato "safety assesment" o "Arff" (Aircraft rescue and fire fighting) che deve essere inviato in tempo utile. Se manca quello può accadere sche il piano di volo venga approvato ma anche, come in questo caso, rifiutato.

La deviazione a Roma Fiumicino

Da quanto riportato da due fonti al Corriere, se è vero che American Airlines aveva già presentato in precedenza i documenti per il modello 787-8, lo stesso non è avvenuto per quello più lungo e con un peso al decollo maggiore oltre ad avere altre caratteristiche (il 787-9) che è stato sostituito all'ultimo momento per motivi non meglio precisati. L'epilogo finale è ormai stabilito: con quell'aereo a Napoli non si può atterrare, bisogna deviare su Fiumicino. È quello che accade con i 276 passeggeri che poi saranno costretti a concludere per strada (con un autobus) il loro viaggio iniziato a Filadelfia.

La nota di American Airlines

"Il volo 780 di American Airlines, partito da Filadelfia il 2 giugno, è stato dirottato su Roma Fiumicino a causa di limitazioni operative", ha scritto in una mail inviata al Corriere Ethan Klapper, portavoce della compagnia americana.

"I passeggeri hanno proseguito il viaggio da Fiumicino a Napoli in autobus, e ci scusiamo con loro per questo disagio". Nessuno ha successivamente approfondito e spiegato le motivazioni del mancato ok per l'atterraggio a Napoli, sia da American Airlines ma anche da parte di Gesac che gestisce le operazioni a Capodichino.

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