Cronaca internazionale

Sonar cinese contro la nave australiana: lo scontro nel Mar del Giappone

Il ministro della Difesa di Canberra ha affermato che una nave da guerra cinese ha fatto ricorso ad azioni "non sicure e poco professionali" durante un incontro avvenuto al largo del Giappone

Sonar cinese contro la nave australiana: lo scontro nel Mar del Giappone

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L'Australia ha accusato la Cina, o meglio un cacciatorpediniere della marina cinese, di aver utilizzato impulsi sonar per infastidire una fregata australiana che stava conducendo riparazioni subacquee in acque internazionali, in un episodio che ha provocato lesioni ad alcuni componenti dell'equipaggio australiano. Si tratta dell'ennesima vicenda pericolosa che ha contribuito ad alimentare la tensione nell'Indo-Pacifico, una regione al centro del braccio di ferro tra Pechino e Washington.

Lo scorso ottobre, giusto per citare l'incidente più recente, le Filippine hanno puntato il dito contro una nave della Guardia costiera cinese rea di aver speronato due mezzi filippini che stavano trasportando rifornimenti alle forze militari nazionali dislocate sulla vecchia imbarcazione arrugginita della Seconda guerra mondiale "Brp Sierra Madre", ancorata al largo di Second Thomas Shoal, un atollo dell'arcipelago delle Isole Spratly.

Il sonar della nave cinese

Il ministero della Difesa di Canberra ha affermato che una nave da guerra cinese ha fatto ricorso ad azioni "non sicure e poco professionali" durante un incontro avvenuto al largo del Giappone, all’inizio della scorsa settimana. L'imbarcazione di Pechino, secondo la versione dell'Australia, si sarebbe avvicinata ad una fregata australiana, la HMAS Toowoomba (FFH 156), mentre i suoi sommozzatori stavano ripulendo le reti da pesca dalle eliche. Ad un certo punto, il mezzo cinese avrebbe emesso pericolosi impulsi sonar. Questa mossa ha rappresentato "un rischio per la sicurezza dei subacquei australiani, che sono stati costretti a uscire dall'acqua", ha spiegato il ministro della Difesa dell'Australia, Richard Marles.

Pare che la fregata australiana avesse comunicato la sua intenzione di condurre operazioni di immersione sui normali canali marittimi utilizzando segnali riconosciuti a livello internazionale. Un vicino cacciatorpediniere PLA-N Tyoe 956EM, il Ningbo (DDG-139), si sarebbe avvicinato all'HMAS Toowoomba. Pur riconoscendo gli avvertimenti della nave australiana, quest'ultimo avrebbe continuato ad avvicinarsi. "Subito dopo, è stato scoperto che utilizzava il suo sonar montato sullo scafo in modo da rappresentare un rischio per la sicurezza dei subacquei australiani", ha aggiunto il ministero di Canberra.

Per la cronaca, i marinai australiani hanno lasciato l'acqua e sono stati successivamente curati per lesioni alle orecchie, presumibilmente a causa delle esplosioni di suoni subacquei guidati dal sonar. "L'Australia si aspetta che tutti i paesi, compresa la Cina, gestiscano i propri eserciti in modo professionale e sicuro", ha commentato ancora Marles.

Nuove tensioni nell'Indo-Pacifico

Come ha sottolineato Forbes, il governo australiano ha avuto cura di ridurre la copertura giornalistica dell'incidente. Anche perché l'episodio risulterebbe abbastanza grave da poter minacciare il governo di Anthony Albanese - fresco di una distensione con la Cina - facendo deragliare lo sforzo attuato da Canberra nel ricucire i rapporti con Pechino. Al momento, il primo ministro australiano non ha consentito all’incidente di influenzare la diplomazia filo cinese della sua amministrazione.

Questo incidente è l’ultimo di una serie di scontri ostili e pericolosi che hanno coinvolto le forze cinesi, americane, canadesi e filippine. Gli episodi sono avvenuti nel bel mezzo di una regione contesa tra Stati Uniti e Cina, dove Pechino sta schierando sue navi per dar maggiore peso alle proprie rivendicazioni marittime.

Il rischio è che un'incomprensione militare possa innescare qualcosa di ben più grave di una collisione tra due mezzi militari.

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