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L'angelo della morte che disse "Mi dispiace" quando prese l'ergastolo

Ribattezzato l'"angelo della morte di Sonthofen", Stephan Letter ha ucciso almeno 29 pazienti ma il bilancio potrebbe superare le 80 vittime

Screen DeineDoku via YouTube
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Gli angeli della morte rappresentano una categoria molto particolare di serial killer. Composta principalmente da medici e infermieri, l'espressione indica il personale sanitario che uccide i pazienti all'interno di ospedali, cliniche sanitarie, case di cura e così via. Gli obiettivi prediletti sono quasi sempre gli stessi: le persone in condizioni di estrema vulnerabilità, come bambini e anziani. Tra i casi più prolifici ma meno conosciuti a livello internazionale troviamo quello di Stephan Letter, assassino seriale tedesco che, tra il 2003 e il 2004, firmò almeno 29 omicidi a Sonthofen, in Germania. Ma in realtà il bilancio potrebbe superare quota 80 vittime.

Una vita tranquilla

Stephan Letter nasce il 17 settembre 1978 a Herdecke, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Nessuna criticità particolare durante l'infanzia e l'adolescenza, una vita tutto sommato tranquilla e serena. Al termine di un percorso scolastico soddisfacente, prende il diploma e inizia immediatamente il percorso di formazione per diventare infermiere, sua passione sin da bambino.

Secondo quanto ricostruito dalla stampa tedesca, Stephan Letter tra il 1998 e il 1999 completa la formazione come paramedico presso l'associazione distrettuale Drk a Ludwigsburg nell'ambito del suo servizio comunitario. Successivamente finalizza la formazione come infermiere presso la Clinica Ludwigsburg.

Insieme a Daniela, la donna della sua vita, Stephan Letter si trasferisce in una bella casa in Allgäu alla fine del 2002: è lì che trova impiego presso la clinica Kempten. Poi, all'inizio del 2003, si sposta a Sonthofen - sud-ovest della Baviera - dove inizia a lavorare come infermiere nell'ospedale cittadino. Il lavoro dei sogni e ben retribuito: 1500 euro di stipendio e 500 euro di indennità. Ma la bella stagione della vita di Letter finisce qui.

Stephan Letter diventa l'angelo della morte di Sonthofen

Animato dalla voglia di aiutare il prossimo, Stephan Letter si fa conoscere da colleghi e pazienti come una persona amichevole, affidabile e soprattutto professionale. Ma in realtà è nel 2003 che si trasforma nell'angelo della morte di Sonthofen, uno dei serial killer più prolifici della storia della Germania. L'uomo, venticinquenne, inizia a uccidere i pazienti dell'ospedale bavarese attraverso un'iniezione letale di alte dosi di farmaci tranquillanti.

Stephan Letter adotta sempre lo stesso modus operandi: pochi milligrammi di un farmaco anestetico (quasi sempre l'Etomidato o il Midazolam) per fare perdere conoscenza alla sua vittima e una dose del farmaco Lysthenon per ottenere il soffocamento. Il risultato è soddisfacente per l'infermiere killer: i pazienti muoiono nel giro di tre minuti senza provare la minima sofferenza. Tutti i farmaci vengono rubati di nascosto direttamente nell'ospedale, senza destare il minimo sospetto.

Una delle prime vittime è un uomo di oltre 90 anni, che era tenuto in vita dalle macchine. Discorso totalmente diverso per la 79enne Gertrud S. di Immenstadt, ricoverata per problemi alla cistifellea, certamente non in pericolo di vita. Poche ore prima di morire, la donna chiama il fratello urlando: "Vogliono uccidermi, voglio uscire di qui". Nessuno la prende sul serio, la sua fine è firmata da Stephan Letter. Un omicidio che dà adrenalina all'angelo della morte, disposto a correre sempre più rischi.

L'arresto

L'età delle vittime di Stephan Letter va dai 40 ai 94 anni, anche se la maggior parte ha più di 75 anni. Alcuni in pericolo di vita, altri pressoché sani. Morti inspiegabili che non passano inosservate nell'ospedale di Sonthofen, così come la scomparsa di molte fiale di medicinali negli armadietti della corsia interna. Alla fine del maggio del 2004, un dipendente nota la mancanza di un anestetico e l'infermiere finisce subito nel mirino: "Ho rubato i sedativi per la mia fidanzata", la sua scusa totalmente improvvisata.

Ma non è tutto. I vertici del nosocomio confrontano i turni di servizio di Stephan Letter con la scomparsa delle fiale e la conclusione è chiara: è lui il colpevole. Fino a quando i suoi superiori non cercano delle risposte per le morti improvvise di diversi pazienti, il sospetto si fa sempre più pressante: Letter ha ucciso davanti ai loro occhi? Sì secondo Wolfgang Huber, capo delle indagini presso il dipartimento omicidi della polizia di Kempten, che il 29 luglio lo arresta per omicidio e furto di medicinali.

Il processo e la condanna

Stephan Letter confessa subito alcuni omicidi e gli investigatori riescono a collegarlo ad altre morti sospette, sia grazie al confronto con gli orari dei suoi turni che attraverso la riesumazione di alcune vittime. In diversi cadaveri viene rintracciata un'alta dose dei farmaci utilizzati per uccidere. A confermare le responsabilità dell'infermiere, il ritrovamento di alcune fiale nel corso della perquisizione del suo appartamento.

Il 15 settembre 2005 la procura di Kempten presenta accuse di omicidio in 16 casi, omicidio colposo in 12 casi, omicidio su richiesta in un caso e tentato omicidio colposo in 2 casi. senza dimenticare lesioni personali gravi e furto. Stephan Letter afferma di aver ucciso perché non riusciva a sopportare le sofferenze dei pazienti, parlando di una sorta di missione per porre fine all'agonia di molte vittime. Giustificazioni poco convincenti, considerando che diverse persone erano assolutamente sulla via della guarigione. A smentire la versione di Letter, anche il suo modus operandi: il mix di farmaci provocava una morte lenta, paralizzando progressivamente i polmoni fino a bloccare la circolazione.

Nessun dubbio per il pubblico ministero Peter Koch: Stephan Letter ha ucciso per dolo. Il 20 novembre del 2004 il giudice Harry Rechner condanna l'angelo della morte di Sonthofen all'ergastolo. "Mi dispiace", la prima reazione, un primo vero segno di pentimento.

Attualmente sta scontando la pena nel penitenziario di Straubing.

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