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"Strategia Est Up": cosa c'è dietro la nuova mossa militare Usa in Corea

Gli Usa hanno introdotto la "Mappa East-Up", una nuova strategia militare che riorienta il ruolo della Corea del Sud come centro di un asse difensivo regionale

"Strategia Est Up": cosa c'è dietro la nuova mossa militare Usa in Corea
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Gli Stati Uniti hanno concepito una nuova strategia militare per gestire lo spinoso dossier coreano. Negli ultimi giorni il generale Xavier Brunson, comandante delle Forze statunitensi in Corea (USFK) ha parlato di un concetto che potrebbe cambiare gli equilibri della regione: la ''Mappa east-up''. Non si tratta semplicemente di uno strumento pensato dagli Usa per migliorare la visualizzazione geografica dell'area, bensì di un inedito modo di concepire l'area strategica per lavorare a un riposizionamento delle proprie truppe in Corea del Sud. La sensazione è che Washington passerà da un modello di deterrenza incentrato su Seoul a uno che includerà anche Cina e Russia.

La nuova strategia Usa in Corea

Brunson ha recentemente descritto la Corea del Sud non come un avamposto avanzato alla periferia del potere americano, ma come uno "spazio decisivo all'interno del perimetro difensivo" statunitense in Asia. Gli analisti affermano che questa riformulazione altera il posizionamento della penisola nel più ampio panorama strategico della regione. La East-up Map non è solo una mappa ruotata ma la chiara dimostrazione del fatto che gli Usa intendono ampliare l'USFK. La visuale della regione da est pone infatti la penisola al centro di un asse che attraversa Stati Uniti, Cina, Russia e Corea del Nord, e si allinea con il triangolo della sicurezza emergente che collega Filippine, Giappone e Corea del Sud.

Cambiando il modo di vedere la mappa dell'area gli Usa ridanno importanza alla flessibilità strategica delle loro forze armate in loco, così che l'USFK potrà essere in grado di intervenire nel caso in cui dovesse emergere una minaccia regionale. Kim Yeoul Soo, direttore della sicurezza nazionale presso il Korea Institute for Military Affairs, ha spiegato al Korea Times che il concetto è in linea con gli adeguamenti più ampi delle strategie di difesa degli Stati Uniti. "Il Segretario alla Difesa degli Usa, Pete Hegseth, ha già affermato durante la riunione consultiva sulla sicurezza che l'USFK deve mantenere una flessibilità strategica per rispondere alle minacce non solo nella penisola, ma anche in tutta la regione", ha dichiarato Kim.

Il ruolo dell'USFK

La nuova mappa partorita da Brunson mostra visivamente che la Corea del Sud si trova al centro di un teatro che include anche la Cina, e riflette il modo in cui gli Stati Uniti vedono ora la regione indo-pacifica. "Se si considera il raggio operativo della Flotta del Nord russa o delle forze settentrionali cinesi, la penisola coreana è un punto decisivo", ha aggiunto lo stesso Kim.

Nel frattempo un funzionario militare sudcoreano ha riferito gli scenari che prevedono uno scontro diretto tra Corea del Sud e Cina o Russia "non sono realistici" e che Seoul non approva interpretazioni che implichino un cambiamento di missione a livello regionale.

Nonostante le divergenze di opinione, gli esperti concordano su un punto: la mappa con orientamento est ''verso l'alto'' non modifica immediatamente la missione dell'USFK, ma riflette una tendenza strategica più ampia.

Con la crescente interconnessione dell'architettura di sicurezza indo-pacifica, che collega l'Asia nord-orientale con Filippine, Guam e Giappone, si prevede un aumento dell'importanza strategica della penisola.

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