
“È successo di nuovo”. Basterebbero queste 4 parole di introduzione per capire quanto l’arte contemporanea (quella che si autoproclama “la più creativa”, “la più innovativa”, “la più geniale” e “la più…” in generale) sia ormai alla frutta. Intesa come banana. Quella di Cattelan per la precisione; attaccata al muro del museo di turno col solito nastro adesivo grigio, “provocazione culturale” (e ti pareva…) dalla “cifra inestimabile”. Un riccone esibizionista disposto a mettere mano al portafoglio si trova sempre, anche per il gusto poi di potersela mangiarsela a favore di telecamera per fare la figura del fenomeno. Era già accaduto in passato, ieri la scenetta (patetica, dire il vero) si è ripetuta con un povero visitatore che ha fatto lo stesso gesto del riccone, con il vantaggio però di non aver sborsato una lira (se non il prezzo del biglietto al museo dove la banana cattelaniana era esposta). Confermando come nella vita, ma soprattutto nel mondo dell’arte, nulla è più triste del già visto e del già fatto. Altro che “gesto audace”, qui siamo alla più trita e ritrita delle repliche banali. Fatto sta che ieri un originale (si fa per dire) visitatore davanti alla celebre (si fa sempre per dire) “The Comedian” del nostro Maurizio Cattelan, prima l’ha ammirata e poi se l'è mangiata. Il prezzo della frutta è alle stelle ma una banana da 150.000 dollari non si era ancora vista. L'opera “controversa icona dell'arte contemporanea e del suo eterno flirt con l'assurdo” (così la definisce chi se ne intende, non si sa bene se più di frutta o di arte) era esposta al Centre Pompidou di Met nella mostra "Dimanche Sans Fin", organizzata per celebrare i 15 anni del museo.
La banana, incollata con precisione secondo le istruzioni dell'artista padovano, è “parte di una più ampia riflessione sull'effimero e sull'umorismo, due cifre stilistiche che Cattelan padroneggia come pochi”. Bum. Peccato che l’anonimo visitatore abbia deciso di farne un prodotto da merenda pomeridiana. Così ha staccato la banana dal muro, l'ha sbucciata e l'ha mangiata sul posto. Tutto davanti agli occhi del pubblico. Cattelan, come sempre, ha risposto con la sua tipica “ironia tagliente”.
Bum, bum: "Peccato che non abbia mangiato anche la buccia e il nastro adesivo", accusando il visitatore affamato di frutta di aver “confuso il frutto con l'opera d'arte". La banana è stata sostituita in pochi minuti. Sotto a chi tocca. Non c’è due senza tre. E poi quattro, cinque, sei… È l’arte (della coazione a ripetere) bellezza, e tu non ci puoi far niente.