Assale medici e infermieri. Le revocano il soggiorno

Egiziana 22enne nei guai. Ha ferito una dottoressa e lanciato un contenitore con materiale infetto

Assale medici e infermieri. Le revocano il soggiorno
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In preda a una vera e propria crisi isterica, ha chiuso in una porta il braccio di una dottoressa del pronto soccorso, quindi in segno di disprezzo ha lanciato per aria il contenitore del materiale infetto. L'autrice di questa «prodezza» è una ragazza egiziana di 22 anni, finita in manette a Monza lunedì mattina dopo l'intervento della polizia all'ospedale San Gerardo dove la giovane - spazientita per aver atteso, naturalmente a suo dire, troppo tempo per essere visitata - aveva appena aggredito un medico. Un gesto che quasi sicuramente costerà alla donna la revoca del suo permesso di soggiorno in Italia.

Ma vediamo com'è andata, passo per passo. Sono le 7.30 della mattina del 12 maggio quando alla centrale operativa della polizia giunge una richiesta d'aiuto tramite l'attivazione dell'allarme anti aggressione dell'ospedale San Gerardo, un sistema d'emergenza istituito da un protocollo d'intesa tra la prefettura di Monza e della Brianza, le Aziende ospedaliere della provincia e naturalmente le forze dell'ordine. Quando i poliziotti arrivano al pronto soccorso, già dall'esterno sentono delle urla violente provenire dalla sala visite. Quindi, giunti davanti al personale sanitario e medico, non possono non notare una donna, che capiscono essere una paziente, impegnata a insultare e a lanciare improperi contro infermieri e dottori. Quando la tensione finalmente viene meno i poliziotti ricostruiscono l'accaduto. E accertano così che poco prima si erano presentate al pronto soccorso due donne, madre e figlia, a causa di malore della ragazza. Impaziente di essere visitata, forse anche spaventata dalla possibile gravità del disturbo che avvertiva, la giovane aveva subito assunto un comportamento aggressivo e irrispettoso verso il personale dell'ospedale, pretendendo di essere curata immediatamente. Era stato allora - nel tentativo di uscire dalla stanza dove aveva cercato di accontentare le richieste della giovane e agitatissima paziente - che la dottoressa di turno al pronto soccorso era stata aggredita proprio dalla ragazza che, insultandola ripetutamente, con forza le aveva poi chiuso la porta d'ingresso sul braccio, provocandole lesioni. A quel punto poi, sempre in preda all'ira, la 22enne aveva arraffato un contenitore di materiale infetto che aveva trovato nella stanza per poi buttarlo via malamente, mentre continuava a inveire contro infermieri e medici.

La giovane donna, regolare sul territorio nazionale, è stata arrestata con l'accusa di resistenza e lesioni e portata in questura, nelle camere dei fermati. Dopo che l'arresto è stato convalidato, il giudice delle direttissime ha disposto per lei la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza con le prescrizioni di permanere in casa dalle 20 alle 18 di ogni giorno.

Intanto però quest'episodio avrà ripercussioni

di ben altro genere sul futuro della 22enne: il questore di Monza e della Brianza Salvatore Barilaro ha infatti attivato l'ufficio immigrazione per l'avvio delle procedure di revoca del permesso di soggiorno all'egiziana.

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