Bolzano, Svp contro le Frecce Tricolori: "Atto nazionalistico"

L’affondo del sindaco di Lana in quota Svp: “Iniziativa non appropriata su un'area etnicamente molto sensibile come l'Alto Adige”

Bolzano, Svp contro le Frecce Tricolori: "Atto nazionalistico"
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Tensione a Bolzano per le Frecce tricolori. Il prossimo 25 settembre è in programma un’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale per i 100 anni dell’Aeronautica Militare, festeggiati nelle scorse settimane già nei cieli di altre città. Ma in Alto Adige non mancano le proteste: Harald Stauder, sindaco di Lana e candidato per l'Svp (Südtiroler Volkspartei) alle prossime elezioni provinciali, ha puntato il dito contro quello che rappresenterebbe un “atto nazionalistico insensibile nei confronti della fascia di popolazione di lingua tedesca e ladina”.

Nel corso della sua filippica riportata da Suedtirolnews, Stauder ha definito le Frecce tricolori una “pattuglia acrobatica conosciuta a livello internazionale non solo per le impressionanti manovre aeree, ma soprattutto per i colori nazionali italiani che vengono mostrati in cielo con i fumogeni”. Per l’esponente di Svp, ciò è inappropriato in una “zona etnicamente molto sensibile come la nostra”: “L'esecuzione delle manovre sopra l'Alto Adige deve essere riconsiderata dai decisori alla luce della nostra storia movimentata.

Ma non è tutto. Stauder ha acceso i riflettori anche sulle ripercussioni dal punto di vista ambientale. “Mentre i cittadini sono chiamati a modificare il loro tenore di vita in vista, qui vengono fatti volare aerei inutilmente se non per il divertimento di alcuni nazionalisti”, l’affondo del sindaco di Lana. La richiesta della sua Plattform Heimat - corrente Svp - è chiara: spingere il governo provinciale a intervenire immediatamente a Roma contro il volo delle Frecce tricolori.

Stauder ha buona compagnia. Roland Lang, presidente dell’Associazione Patria Alto Adige e numero uno dell’Heimatbund altoatesino, ha etichettato le Frecce tricolori come fasciste: “Non festeggiano il 1946, ma la fondazione sotto il fascismo nel 1923”. Nel suo j’accuse, ha anche inveito contro le spese di manutenzione di personale aeroportuale dell’aeroporto militare delle Frecce di Rivolto, a pochi chilometri da Udine. “La pericolosità di queste acrobazie aeree fu dimostrata il 28 agosto 1988 a Ramsau, in Germania, quando 3 aerei delle Frecce si schiantarono dopo una collisione a mezz'aria. Ci furono 70 morti compreso un bambino non ancora nato! L'Alto Adige entrò in Italia attraverso il trattato segreto di Londra e la rottura dell'armistizio negoziato all'inizio di novembre 1918 a Villa Giusti vicino a Padova.

Nessuna aeronautica italiana ha avuto un ruolo decisivo in questo”, ha aggiunto: “Le Frecce Tricolori che sorvolano Bolzano hanno solo lo scopo di delimitare il punto più settentrionale del territorio italiano. Nonostante l’elevato debito pubblico e il riscaldamento globale, occorre dimostrare ancora una volta agli altoatesini che il fascismo è vivo e chi è il padrone di casa”.

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