Bici dai Murazzi, scatta il Daspo urbano per i 5. "Stiano lontani dai locali"

I giovani avevano ferito gravemente lo studente Mauro Glorioso: ora non potranno frequentare i locali del centro di Torino e di San Salvario

Bici dai Murazzi, scatta il Daspo urbano per i 5. "Stiano lontani dai locali"

Daspo urbano per i cinque di età compresa tra i 15 e i 18 anni arrestati dai carabinieri per il lancio della bicicletta ai Murazzi, avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 gennaio. Un atto vandalico firmato da tre ragazzi e due ragazze – quattro con precedenti penali – incastrati dalle autorità grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul Lungo Po Cadorna. I cinque avevano colpito e gravemente ferito lo studente palermitano Mauro Glorioso, iscritto alla facoltà di Medicina dell’università torinese.

Daspo urbano per i vandali dei Murazzi

Entrando nel dettaglio, il questore Vincenzo Ciarambino ha emesso il divieto di accesso e stazionamento ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico intrattenimento del centro cittadino per un periodo di due anni. I cinque ragazzi non potranno dunque frequentare i locali del centro di Torino e della zona di San Salvario, fulcro della movida. “La particolare gravità della condotta posta in essere dal gruppo, durante il fine settimana e in orario notturno, in un’area del centro cittadino nota per la movida, ha arrecato un serio pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica”, scrive la questura in una nota riportata dal Corriere della Sera.

Gli investigatori hanno dato rilievo alla pericolosità sociale del gruppo, nonché concreto pericolo di reiterazione del reato. Tutti accusati di tentato omicidio, quattro di loro si trovano ancora dietro le sbarre. Per il gip si è trattato di un vero e proprio tiro al bersaglio con la bicicletta a noleggio, sollevata e lanciata su un gruppo di giovani in fila per entrare in una discoteca sui Murazzi (il The Beach, ndr). Dopo aver commesso l’atto, i cinque si sono fermati a prendere da bere a un distributore automatico tra sorrisi e carezze, come se nulla fosse. “Pur essendo molto giovani hanno mostrato di essere capaci di commettere una condotta ignobile, con leggerezza, lucidità, programmazione e perizia. Subito dopo hanno mostrato una freddezza che è in conflitto con l'umana natura”, la spiegazione del gip.

Venuti a conoscenza delle condizioni grave dello studente colpito, gli adolescenti avrebbero espresso vicinanza e ovviamente dispiacere.

Di parere diverso il giudice per le indagini preliminari: “Lo struggimento successivo non appare spontaneo. Anzi, appare un’espressione dell’arte ormai acquisita con cui la finzione prende il posto dell’indifferenza”.

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